Stupenda ascensione e traversata al cospetto della più imponente montagna delle Dolomiti, la Marmolada
(Alba di Canazei, 17 Agosto 2022) - Oggi ho in programma una bellissima gita: salire sulla cima Ombretta, il tremila metri più facile del gruppo della Marmolada, partendo da Alba, in val di Fassa e arrivando a Malga Ciapela, nella valle del Cordevole. Raggiungo Alba in bus, di buon mattino, e comincio la risalita della splendida Val Contrin, baciata dai primi raggi di sole.
Val Contrin, vista sul Colac |
Rifugio Contrin |
Vista verso Col Ombert e passo San Nicolò |
Gruppo del Sassolungo e Col Rodella |
La cima del Col Ombert |
La strada fino al rifugio Contrin è nota e non troppo lunga. Nonostante l'abbia ripetuta innumerevoli volte, sin da quando ero bambino, il paesaggio e l'ambiente stupendi mi emozionano sempre.
Attraverso la bellissima valle e giungo quindi al rif. Contrin (2016 m). Da qui proseguo per il sentiero della Val Rosalia, che conduce al passo Ombretta e alla forcella Marmolada. Visto che l'ambiente è ricco di fauna, monto sulla reflex il teleobiettivo, fiducioso di imbattermi in qualche camoscio, stambecco o altro animale. Poco distante dal rifugio, infatti, incontro un bellissimo capriolo intento a fare colazione tra dei larici: pur essendo un po' lontano e in posizione poco visibile, coperto da alberi e dossi, riesco a scattargli un paio di fotografie decenti.
Proseguo il cammino, innalzandomi velocemente sul bel sentiero, ripido, che sale a svolte tra una vegetazione sempre più scarna man mano che la quota aumenta. Arrivato al bivio per la forcella Marmolada, tramite il quale si accede al ghiacciaio, non posso non notare i numerosi cartelli e il nastro bianco-rosso, apposti per segnalare la chiusura del sentiero emanata dal sindaco di Canazei, come conseguenza dei tragici fatti del 3 luglio.
Dopo qualche pensiero (triste) su quei recenti avvenimenti, proseguo otre per il sentiero che, anche se ripido, è molto bello e panoramico. Senza troppa fatica, giungo al passo Ombretta (2706 m)
Il passo Ombretta è proprio bel posto, dove si respira aria di alta montagna. La parete sud della Marmolada domina, imponente, su ogni altro elemento del paesaggio, con le sue immense placche grigie di calcare. Proprio di fronte alla Marmolada, sull'altro versante del passo, si alza la cima, più modesta nonostante superi i tremila metri, dell'Ombretta, la mia prossima meta. Qui faccio un'adeguata sosta, in compagnia di pochi altri escursionisti: quassù è raro incappare in folle di turisti, dato che per arrivare è da mettere in conto un bel po' di cammino in costante salita. Inoltre... non ci sono rifugi, bar e ristoranti! 😉
Dal passo Ombretta verso la cima |
Dopo essermi riposato e rilassato, lascio quindi il passo e mi incammino sulle ghiaie solcate da un modesto ma evidente sentierino. Costeggiando alcune rocce, con caverne già sfruttate dai soldati nella prima guerra mondiale, giungo al suggestivo bivacco Dal Bianco, uno scatolotto di lamiera dipinta di rosso, base d'appoggio strategica per gli scalatori che mirano alle vie della parete sud. Una sosta panoramica è d'obbligo, perché da qui lo scorcio sulla Marmolada è a dir poco meraviglioso.
Al bivacco Dal Bianco |
Bivacco Dal Bianco |
Passo Ombretta e Marmolada |
Procedo per le tracce di sentiero che risalgono i ripidi ghiaioni, in qualche tratto davvero faticosi e sdrucciolevoli. Si oltrepassano anche alcune facili rocce attrezzate con corda fissa.
Il cammino è un po' duro, ma non è molto lungo e, in breve, raggiungo la cresta sommitale, che si affaccia su quel che resta della Vedretta del Vernale: da qui si può volgere verso la cima di Ombretta più alta, quella Orientale, o visitare, abbastanza agevolmente, la sua gemella, venti metri più bassa, la cima di Mezzo. La cima Occidentale invece è molto più impegnativa e richiede alcuni passi di arrampicata esposta su terreno delicato.
La cresta ovest dell'Ombretta e le cime di Mezzo e Occidentale |
Mi limiterò a visitare la cima Orientale, la più alta e più facile, per cui seguo i segni e mi incammino verso sinistra, lungo una bella crestina in alcuni punti aerea, fino alla panoramica vetta (3005 metri).
Panorama da cima Ombretta |
Cima Ombretta Orientale 3005 m |
Questa volta la sosta è adeguata al meraviglioso panorama: mi fermo un bel po' e mangio qualcosa, beneficiando anche del clima mite. Dopo essermi rifocillato ed aver scambiato qualche chiacchiera con i tre o quattro escursionisti che si avvicendano sulla cima, riprendo il mio cammino, nuovamente verso il passo Ombretta, per il percorso appena seguito.
Scendendo a passo Ombretta, la sud della Marmolada |
Arrivato al passo, non ritorno verso la val Contrin, ma scendo nel vallone di Ombretta, versante bellunese. L'ambiente è suggestivo: un selvaggio vallone stretto tra le rocce formidabili della Marmolada da un lato e quelle più modeste, ma sempre selvagge, dell'Ombretta dall'altro.
Mentre scendo, butto un'occhio in giro per vedere se ci sono stambecchi: è questo infatti un posto dove vivono numerosi. Ahimè non ne vedo... resto un po' deluso, in quanto mi sono sobbarcato il peso del teleobiettivo fiducioso di poter fotografare questo raro animale. Proprio quando ho ormai perso la speranza di incontrarne... ne scorgo un gruppetto lontano, sul versante nord del vallone! Scatto loro qualche foto, anche se sono abbastanza distanti. Continuo a scendere e, dopo una svolta del sentiero, ne vedo un piccolo gruppo, molto vicino, alla mia destra, tra cui un maschio grande e robusto, con due belle corna a scimitarra! Passo qualche decina di minuti a scattargli numerose foto, mentre rumina maestoso e soddisfatto.
Stambecco valle Ombretta |
Stambecco valle Ombretta |
Stambecco valle Ombretta |
Una bella stella alpina |
Genziane |
Stambecco - primo piano |
Dopo le foto agli stambecchi, mi posso dire ben soddisfatto! Riprendo quindi il cammino, in direzione del bel rifugio Falier, tra numerose fioriture di genziane in un paesaggio che si fa sempre più verde.
Genziane e parete Sud |
Rifugio Falier |
Il rifugio Falier (2071 m) è bellissimo: situato in un posto fantastico ed ancora autentico, è uno dei pochi rifugi dove sosto volentieri senza che mi venga il magone... Da qui mi aspetta ancora un lungo sentiero tra i verdissimi pascoli dell'Ombretta, sempre al cospetto della paretona della Marmolada, ed un ultimo tratto giù per i ripidi boschi che portano a Malga Ciapela (1450 m)
Cima Ombretta e il caratteristico "Fungo" |
Rif. Falier e passo Ombretta |
Marmolada da valle Ombretta |
Valle Ombretta, sullo sfondo Pelmo e Civetta |
Marmolada, parete sud |
Questi ultimi chilometri scorrono tranquilli, in un ambiente schiettamente alpino e rilassante, e quando arrivo al camping di Malga Ciapela, dove mio padre è venuto a recuperarmi, mi sento pienamente soddisfatto di questa giornata tra i monti.
Commento finale
Escursione superba, su un tremila metri dal quale si gode di un panorama eccezionale su tutte le Dolomiti, dal Latemar al'Antelao. Meraviglioso inoltre l'ambiente che si percorre, ricco di fauna e flora pregevolissima. Si respira aria di vera montagna.
Salita: dalla val di Fassa |
Discesa: verso Malga Ciapela |
Itinerario completo |
Dati dell'Escursione
Data: 17 Agosto 2022
Partenza: Alba di Canazei, 1480 m
Arrivo: Malga Ciapela, 1460 m
Punto più alto: Cima Ombretta Orientale, 3004 m
Dislivello totale: 1520 metri circa
Tempo impiegato: 7 h 40 min circa (incluse soste) - da Alba (1480 m) al rif. Contrin (2016 m): 1 h 15 min; dal rif. Contrin al passo Ombretta (2706 m): 1 h 30 min; da passo Ombretta a cima Ombretta (3004 m): 45 min; da cima Ombretta a passo Ombretta: 30 min; da passo Ombretta al rif. Falier (2074 m): 1h 10 min - dal rif. Falier a Malga Ciapela (1460 m): 1h 15 min
Sviluppo del percorso: circa 20 Km
Difficoltà: E+ : l'escursione si svolge su normali sentieri escursionistici, con qualche tratto un po' più impegnativo tra il passo e la cima Ombretta: ghiaie sdrucciolevoli, un breve tratto attrezzato, una cresta un po' aerea. Per il reso si tratta di classici sentieri di montagna ben segnati.
Attrezzatura: Scarpe da montagna, eventualmente bastoni da escursionismo.
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