domenica 2 settembre 2018

Corno Grande vetta orientale: la ferrata Ricci



La seconda vetta del Corno Grande è meno alta, ma non certo meno bella!


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(Campo Imperatore, L'Aquila, 18 luglio 2018) - E' mercoledì e il piazzale dell'Albergo di Campo Imperatore (2131m) è meno affollato che nei classici giorni festivi in cui siamo soliti frequentarlo...

L'aria è, come si dice, frizzantina... e soffia un certo venticello che induce a marciare di buon passo.
Con il caro amico Luca ci incamminiamo (per me è già la terza volta nelle ultime tre settimane) verso la sella di monte Aquila (2335 m), lungo il panoramico sentiero estivo.

Panoramica dalla sella di monte Aquila

Il panorama che si apre da questo valico è sempre spettacolare, anche quando lo si è visto decine di volte e in ogni stagione... Continuiamo il nostro cammino lungo la via normale al Corno Grande, toccando prima la sella di Corno Grande, e poi risalendo le ripide ghiaie che conducono alla sella del Brecciaio (2506 m), lungo selvagge e impervie pareti.

Nei pressi del passo del Cannone

Raggiunta la sella del Brecciaio, il percorso procede lungo la conca degli Invalidi al cospetto del ghiaioso versante nord della vetta Occidentale, fino a giungere al cosiddetto Passo del Cannone (2679 m), che presenta qualche tratto un po' delicato, in qualche punto attrezzato con cavi d'acciaio.



Scendendo dal passo del Cannone

Scendendo dal passo del Cannone

Scendendo dal passo del Cannone

Scesi dal passo del Cannone e affacciati sullo spettacolare versante nord, dovremmo raggiungere la sella dei Due Corni, ma... sbagliamo strada e quando ce ne accorgiamo, ormai in prossimità del ghiacciaio del Calderone, preferiamo scendere direttamente da qui, fuori sentiero per ripide ghiaie, al rifugio Franchetti (2433 m).

Sella dei Due Corni e Corno Piccolo

Al Franchetti facciamo una bella sosta e ci prepariamo alla ferrata Ricci: attrezzati di tutto punto, iniziamo a salire per la caratteristica cengia obliqua. Attraversati un paio di canaloni, il sentiero sbuca sulla cresta nord della vetta Orientale, in questo punto molto ampia. Superiamo un paio di salti rocciosi, ottimamente attrezzati, e giungiamo, con panorami ampissimi sulle colline teramane da un lato e sul resto del Gran Sasso dall'altro, al punto in cui giunge la via normale che parte dal ghiacciaio.

Avvicinamento all'attacco della Ricci


La caratteristica cengia all'inizio della Ricci


Lungo i salti della cresta

Ferrata Ricci e sullo sfondo la cresta dell'Arapietra

Lungo la ferrata Ricci

Dalla cresta del Corno Grande vetta Orientale, vista sull'autostrada Roma-Teramo e sul mar Adriatico!

Da qui, ci resta solamente da salire il sentierino che, a volte esposto, percorre la cresta fino in cima alla vetta Orientale! (2903 m) 

In vetta! :-)

In cima alla Vetta Orientale

Corno Grande e ghiacciao del Calderone

Le congratulazioni di rito

Grande panorama, un po' di fatica e molta soddisfazione!

Ci riposiamo quel tanto che serve e proseguiamo l'escursione: scenderemo per il nuovo percorso, attrezzato con cavo metallico, che è stato da poco tracciato parallelamente alla vecchia via normale.

In discesa dalla vetta orientale

In discesa dalla vetta orientale

Vista sulla Forchetta del Calderone

Il sentiero è per lo più molto facile, tranne un saltino di roccia ripida proprio alla fine, un po' impegnativo se fatto in discesa. Ora ci troviamo nell'anfiteatro del ghiacciaio del Calderone, un posto magico e suggestivo, unico in tutto l'Appennino! Un vero spettacolo!

Nuova Normale alla vetta Orientale

Nuova Normale alla vetta Orientale

Ghiacciaio del Calderone

Vette Orientale, Centrale, Forchetta Gualerzi, Torrione Cambi e Forchetta del Calderone

Da qui riprendiamo il cammino in direzione del passo del Cannone. Risaliamo i tratti attrezzati, passiamo nuovamente nella ghiaiosa Conca degli Invalidi godendo di viste sublimi nella luce del pomeriggio... Dalla sella del Brecciaio, giù veloci verso campo Pericoli e la Sella di Monte Aquila. Da qui, il percorso ben conosciuto, ci riporta abbastanza velocemente all'auto parcheggiata a Campo Imperatore. Che giornata!!!

Il Corno Piccolo salendo al passo del Cannone

Campo Pericoli
Campo Imperatore nella luce del pomeriggio




Dati dell'Escursione



Data: 18 luglio 2018
Partenza/Arrivo: Campo Imperatore, 2120 metri circa
Punto più alto: vetta orientale del Corno Grande, 2903 metri 
Rifugi: rif. Franchetti, 2433 m
Dislivello totale: 1220 metri circa
Tempo impiegato8 h 40 min circa (incluse soste) - 2 h 50 min min da Campo Imperatore 2120 m al rifugio Franchetti 2433 metri; 2 h dal rif. Franchetti alla vetta orientale 2903 m; 3 h 20 min dalla vetta orientale a Campo Imperatore
Sviluppo del percorsocirca 16 Km
DifficoltàEEA - la Ferrata Ricci è una via ferrata di livello medio/facile (per fare un confronto nel gruppo del Gran Sasso, è secondo me un po' più facile sia della Danesi che della ferrata per il Bafile, forse simile al Sentiero Ventricini); il nuovo percorso attrezzato usato per scendere è anch'esso una facilissima ferrata, ben attrezzata, con un unico tratto ripido nella parte bassa (finale se si scende). Per il resto si tratta di sentieri escursionistici di difficolta E o EE (tratto del passo del Cannone, molto pericoloso in caso di neve o ghiaccio!)
Attrezzatura: da ferrata (casco, imbrago e kit da ferrata)



2 commenti:

  1. Ciao la nuova via normale per scendere (quella attrezzata) dove si prende?

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    Risposte
    1. Ciao,
      la nuova ferratina parte dal ghiacciaio del Calderone e termina sulla cresta della vetta orientale, a poca distanza dal vecchio percorso della normale. Essendo ben segnalata e abbondantemente (quasi continuamente) attrezzata con cavo metallico, non puoi sbagliare.

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