domenica 24 agosto 2025

Cima Ombretta e giro del massiccio Ombretta-Vernale

 


Lunghissima, faticosa, affascinante escursione nel cuore selvaggio del gruppo della Marmolada


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(Alba di Canazei, 24 agosto 2025) - Quest'anno, per varie vicissitudini, durante il mio soggiorno in Val di Fassa, non sono riuscito a fare molte escursioni impegnative. Visto che il tempo rimanente è poco, ma la voglia tanta, decido di spararmi un'escursione tosta, veramente tosta, in alcuni dei luoghi più belli e selvaggi della zona.

Parto quindi da Alba di Canazei (1517 m) di primo mattino e mi incammino per la carrozzabile che porta all'imbocco della meravigliosa val Contrin, a quest'ora ancora silenziosa e poco trafficata.


Salendo alla Locia de Contrin, vista sul Sassolungo

Val Contrin e gruppo del Sassolungo 

Percorro la valle ancora in ombra, il clima è piuttosto fresco, in questi giorni le temperature sono insolitamente sotto la media del periodo. Il passo è quindi svelto, ma cerco di tenermi un po' a freno: la giornata sarà moooooolto lunga e faticosa.

Attraverso la ben nota e idilliaca valle per arrivare quindi al grande e storico rifugio Contrin (2000 m), uno dei miei rifugi preferiti, in cui mi piacerebbe fare base qualche giorno per compiere escursioni nei dintorni. Chissà un giorno forse...


Primi raggi di sole sul Collac

Il rifugio Contrin

Non mi fermo, vado avanti seguendo il sentiero delle Cirelle, per prati madidi di rugiada, oltrepassando un ruscello, con viste meravigliose sulla Punta Penia e le altre imponenti cime della zona. Salgo in questo meraviglioso ambiente, silenzioso e incantato, incontrando solo pochi escursionisti che, dopo aver pernottato al rif. Contrin, intraprendono la lunga Alta Via n.2. Il sentiero risale la valle delle Cirelle, con panorami sempre più ampi. Mi fermo in prossimità di alcuni grossi massi per fotografare un piccolo gruppo di stambecchi, femmine con piccoli, e per bere. Riprendo il cammino fino al bivio per il passo Ombrettola.


Punta Penia e forcella Marmolada

La val Rosalia

Malga Contrin e Col Ombert

I Vernel


Lastei de Contrin


Stambecchi

La val Contrin con il Collac e il gruppo del Sassolungo

Ora il sentiero traversa a saliscendi tra grossi massi e ghiaioni, verso le imponenti rocce del Sasso Vernale. Arrivo all'attacco della ferratina che sale verso cima Ombretta e piego a destra per un esile sentierino che risale i ghiaioni, alla base di altissime pareti rocciose. Il sentiero è poco marcato e per nulla segnalato, Come le altre volte in cui sono passato di qui, devo cercare il percorso migliore tra le varie tracce che risalgono il ripido pendio. Alla fine mi metto sulla via giusta e arrivo su una dorsale disseminata di resti della Grande Guerra che, in breve, mi porta al passo Ombrettola (2861 m).



Ferrata Ombretta-Vernale

Le pareti che incombono sul sentiero


Cima Uomo e le cime Cadine

Il Sasso Vernale

Dal passo mi affaccia sul selvaggio vallon de Ombretola, un posto magnifico e solitario, contornato da altissime pareti rocciose e diverse cime sopra i 3000 m. Inizio la discesa per un sentierino che zigzaga su ripidi ghiaioni. Il posto è veramente tra i più belli e suggestivi che abbia mai visitato. 

In fondo al vallone il sentiero piega verso sinistra, attraversando una zona di ontani, soleggiata e relativamente calda. Sono nei pressi del rifugio Falier (2070 m), ma per raggiungerlo devo ancora attraversare il letto del torrente Ru Scalon, incassato tra le rocce e percorrere un sentierino ben tracciato, che porta direttamente al rifugio.


La val Contrin dal passo Ombretola

Il vallone di Ombretola

Forcella del Bachet


La punta del Formenton e il monte Fop dal vallone de Ombretola

Rifugio Falier

Anche il rifugio Falier mi piace molto. Essenziale, ha tutto quello che serve in un rifugio, niente di meno e soprattutto niente di più. Mi ci fermo volentieri a bere una Coca Cola. Dopo questa sosta di meno di dieci minuti... Riparto di slancio per l'ultima tirata della giornata: la salita a cima Ombretta! Ce la farò? Non sono sicuro al 100%, nel caso non me la sentissi, posso scendere direttamente dal passo Ombretta verso Alba. Vediamo.
Comincio quindi la salita del sentiero sotto la meravigliosa e spettacolare parete sud della Marmolada. Inizialmente il sentierino è ben tracciato, mano a mano che si va avanti l'ambiente diventa sempre più impervio e il sentiero diventa gradualmente una traccia su scoscesi pendii detritici. Ora c'è abbastanza gente, nessun affollamento, ma molti escursionisti stanno salendo lungo il percorso.

Salendo a passo Ombretta

La parete sud della Marmolada


La Sud della Marmolada


La fatica comincia farsi sentire, sono quasi sei ore che cammino, ma quando scollino sul passo Ombretta (2702 m) non mi fermo molto, anche perché tira del vento e fa un freddo boia. Mi copro e comincio a salire alla mia sinistra, lungo una traccia di sentiero che risale un pendio di roccia scura vulcanica, passo nei pressi di una caverna scavata durante la Prima Guerra (che escursionisti maleducati hanno letteralmente trasformato in un cesso...) e raggiungo il bivacco Del Bianco (2730 m) da dove si gode di un panorama unico sulla parete sud della Marmolada. 

Vista della Punta Rocca dal bivacco Dal Bianco

Da qui, superate delle placche rocciose attrezzate con una breve e semplice via ferrata, proseguo per una traccia che sale dritta-per-dritta in un vallone detritico, molto ripido, il classico due passi avanti, uno indietro. Quest'ultimo tratto di salita lo faccio assieme ad un escursionista veneto e siamo tutti e due molto affaticati, ma determinati ad arrivare alla vetta. Sbuco sulla cresta sommitale, da dove la cima sembra ad un passo: infatti, in pochi minuti di cammino lungo la stretta cresta rocciosa e poi per le ultime ghiaie, raggiungo la punta Orientale delle cime di Ombretta (3009 m). Panorama fantastico su gran parte delle Dolomiti e soprattutto sulla Marmolada, solo in parte ostacolato dalle nuvole.

Lungo la cresta

La sud della Marmolada

Passo Ombretta e forcella Marmolada

La cresta nord del Sasso Vernale



Dato che il vento è diminuito e il posto lo merita, mi fermo un po' per rifocillarmi, riposare e gustare il panorama, scambiando qualche chiacchiera con l'escursionista veneto, unica altra persona oltre a me sulla vetta. La sosta, però, non può durare troppo: riparto quindi, per lo stesso sentiero di salita, con cui ritorno al passo Ombretta.

Il ripido ghiaione che riporta al passo Ombretta

Marmolada, punta Rocca

Val Rosalia e Gran Vernel

Monte Civetta visto dalla cima Ombretta

Il bivacco Marco Dal Bianco


Dal passo Ombretta c'è ancora un bel tratto di escursione da compiere: scendo quindi la spettacolare val Rosalia, all'inizio rocciosa e selvaggia, più in basso verde e idilliaca, ma comunque sempre ripida. Tra marmotte che fischiano e stelle alpine, perdo quota velocemente e, in breve, giungo al rifugio Contrin, dove già sono passato stamattina. Da qui, la facile carrozzabile mi riporta in meno di un'ora ad Alba, dove arrivo dopo poco meno di dieci ore di viaggio tra montagne selvagge e stupende.

Scendendo in valle Ombretta

La Forcella Marmolada

Le pareti di Cima Ombretta Occidentale


Val Rosalia

Val Contrin -cime di Ombretta e Lastei de Contrin


Commento finale

Escursione molto lunga, molto faticosa e in qualche tratto anche su terreno un po' impegnativo. Per farla in giornata bisogna essere ben allenati e disposti a faticare, inoltre richiede un tempo molto stabile, in quanto prendere un temporale sulle cime d'Ombretta a 3000 m, può essere molto pericoloso. Detto questo, è sicuramente una gita di grandissima soddisfazione, che attraversa ambienti spettacolari, con viste estese su gran parte delle Dolomiti e in un ambiente intatto e generalmente poco affollato (alcuni tratti, come il vallone d'Ombrettola, sono assai poco frequentati). Consigliatissima a tutti gli escursionisti esperti e con buona gamba, che non temono gite lunghe con forte dislivello. È comunque possibile spezzarla in due giorni, pernottando al rif. Conrin o al Falier.




Dati dell'Escursione




Data: 24 agosto 2025
Partenza/Arrivo:  Alba di Canazei, 1517 m
Punto più alto: vetta orientale delle Cime di Ombretta, 3009 m
Dislivello totale:  2350 metri circa in salita e discesa
Sviluppo del percorsocirca 26,6 Km
Tempo impiegato: 9 h 40 min circa (incluse soste) - da Alba (1517 m) al rif. Contrin (2000 m): 1 ora 15 min: dal Contrin al passo Ombrettola (2860 m): 2 ore 10 min; dal passo Ombrettola al rif. Falier (2070 m): 1 h 15 min; dal Falier al passo Ombretta (2706 m): 1 ora 10 min; dal passo Ombretta a cima Ombretta (3009 m): 50 min; dal cima Ombretta al Contrin: 1 ora e 38 min; dal Contrin ad Alba: 55 min
DifficoltàEE - escursione molto lunga e faticosa, in parte su sentieri impegnativi, in particolare: l'ultimo tratto per raggiungere passo Ombrettola, in cui le tracce di sentiero, poco e niente segnate, sono molto labili e percorrono un pendio detritico e un po' instabile; la discesa nel vallone di Ombrettola, molto ripida e su detriti; l'ultimo tratto di salita del vallone di Ombretta, anche qui tracce su ghiaione, ma segnalate; breve tratto di facile ferrata e ancora ghiaione ripido per salire (e scendere) cima Ombretta. Nel complesso nulla di particolarmente complicato, ma questi tratti di sentiero sono classificati come EE (la ferratina sarebbe EEA ma è molto breve) 
Attrezzatura: Scarpe da montagna; per i meno esperti può essere consigliabile kit da ferrata nella breve e semplice ferratina della cima d'Ombretta

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