martedì 19 agosto 2025

Sassopiatto da Campitello

 


In cima al Sassopiatto partendo direttamente dal paese.


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(Campitello di Fassa, 19 agosto 2025) - Parto dal paese poco dopo l'alba, le cime delle montagne sono avvolte nelle nuvole, ma il tempo dovrebbe migliorare nel corso della giornata. Attraverso Campitello ancora non affollato dai turisti e mi incammino verso la val Duron. Risalgo la strada, ripida, fino ad arrivare al rifugio Micheluzzi (1860 m).


Il rifugio Micheluzzi in val Duron

Lascio subito la val Duron, per incamminarmi lungo il sentiero che sale sulla destra, attraversando boschi e pascoli, tra vacche Highlander scozzesi e alberi di cembro. Intanto comincio a scorgere il Sassopiatto che appare a tratti tra le nubi.


Vacca highlander nei pressi della malga Duron

Sassopiatto



Ponjin

Superato un tratto un po' ripido tra gli alberi, esco a circa 2000 m in un'ampia valle di prati, meno ripida e popolata da numerosissime marmotte. Continuo la mia salita verso la malga Sassopiatto, che già si vede lontana.


Col Rodella

Il Sassopiatto tra le nuvole

Marmottina


Marmottona

La malga Sassopiatto

Dopo un ultimo tratto di salita, col sole che fa capolino tra nuvole e nebbie, raggiungo la caratteristica malga Sassopiatto (2247 m), la attraverso mentre i malgari sono intenti nelle loro faccende quotidiane, per giungere in pochi minuti al rifugio Sassopiatto (2304 m), ancora tranquillo e con pochi escursionisti in giro.


Malga Sassopiatto con la porcilaia


Il versante ovest del Sassopiatto


La vecchia costruzione del rif. Sassopiatto


Breve pausa per bere e rifocillarmi e riparto subito verso la mia meta: davanti a me, al culmine di un pendio erboso, si alza l'ampia e uniforme scarpata di rocce e ghiaie del Sassopiatto, dalla quale il monte prende il nome. Percorro i verdi pascoli, curatissimi in puro stile tirolese, diretto verso il pendio che scende dalla montagna, che ormai incombe di fronte a me.


Verso il Sassopiatto

Percorro dunque un bel sentierino tra i prati, fino ad arrivare in una ventina di minuti all'inizio del pendio roccioso. Qui una monotona traccia risale i ripidi sfasciumi e le roccette appoggiate, alla ricerca dei punti di passaggio più facili, fino a sbucare, con un po' di fatica, su un intaglio della cresta, poco sotto alla cima di Mezzo del Sassopiatto (2955 m). Da qui, l'affaccio improvviso e vertiginoso sul vallone del Sassolungo e sulle varie cime del gruppo toglie il fiato! 

Salendo sul Sassopiatto, vista sull'Alpe di Siusi


L'ultimo tratto di salita

Vista del Sassolungo dal Sassopiatto


Sulla cima trovo una piccola comitiva di tedeschi, partita prima di me e che vedevo salire distante, sin dall'attacco del pendio. La visuale è emozionante, sebbene oggi le nuvole basse non consentano una vista panoramica sui monti più distanti, ma l'effetto delle nubi che avvolgono le ardite vette rocciose tutte attorno, rendono l'atmosfera ancora più selvaggia e suggestiva. Scatto diverse foto prima di rimettermi in viaggio, per il sentiero percorso in salita.

Cima nord del Sassopiatto, vista dalla cima di Mezzo

Le guglie del Sassopiatto


La cresta che porta alla cima Sud del Sassopiatto, la più alta

Gruppo del Sassolungo


Cima di Mezzo del Sassopiatto


Riscendo quindi al rifugio Sassopiatto, con belle viste sui verdissimi pascoli dell'Alpe di Siusi. Dal rifugio, prendo il sentiero Friedrich August, in direzione del passo Sella.

Malga Zallinger

Il Sassopiatto, appena risceso

Ora devo percorrere questo facile sentiero a saliscendi, meravigliosamente panoramico ma purtroppo uno dei più affollati dell'arco alpino... Procedo svelto incrociando decine e decine di turisti ed escursionisti, fino ad arrivare al rifugio Friedrich August (2294 m). Questo rifugio, quando ero bambino, era una semplice malga dolomitica, ora è diventato non-so-cosa... Qualcosa di troppo enorme e sofisticato.

Gruppo del Molignon visto dal sentiero Friedrich August


La Marmolada

Marmolada e Col Rodella

Le rocce della punta Grohmann

Catinaccio

Schizzo via dal gran casino del rifugio e procedo per poche centinaia di metri verso il Col Rodella, fino ad incontrare una carrareccia che scende a destra, direzione val di Fassa: la seguo.

Attraverso prati pieni di marmotte, in una zona poco frequentata dai turisti, proprio alle pendici del Col Rodella. La discesa è abbastanza ripida ma senza grandi problemi. Dopo gli ampi pascoli, si entra in zona boscosa. Si segue il sentiero fino a sbucare nei pressi della frazione Pian (1540 m) e da qui, in breve, nel centro di Campitello.


Punta Grohmann

Marmotta in corsa

Gruppo del Sassolungo/Sassopiatto

Campitello

A sinistra il Sassopiatto, visto da Campitello di Fassa


Commento finale

Escursione lunga e panoramica, anche se le condizioni meteo che ho trovato hanno limitato molto la visibilità. Interessante l'ambiente tra il rifugio Micheluzzi e il rifugio Sassopiatto, tra boschi di larici e cembri e pascoli solitari. La risalita dell'ampio e desolante versante ovest del Sassopiatto è un po' faticosa e monotona, ma ha il suo fascino. L'affaccio dalla cima del Sassopiatto, invece,  è eccezionale: le vette del gruppo del Sassolungo appaiono in tutta la loro verticalità vertiginosa. Il sentiero Friedrich August è bellissimo, ma purtroppo sempre troppo affollato, mentre la discesa verso Campitello è molto tranquilla, in ambiente poco turistico. Una gita che mi è piaciuta molto, con partenza e ritorno direttamente dal paese.




Dati dell'Escursione




Data: 19 agosto 2025
Partenza/Arrivo:  Campitello di Fassa, 1450 m
Punto più alto: cima di Mezzo del Sassopiatto, 2955 m
Dislivello totale:  1725 metri circa in salita e discesa
Sviluppo del percorsocirca 20,8 Km
Tempo impiegato: 7 h circa (incluse soste) - da Campitello di Fassa (1450 m) al rif. Micheluzzi (1850 m): 45 min: dal Micheluzzi al rif. Sassopiatto (2300 m): 1 ora; dal rif. Sassopiatto alla cima del Sassopiatto (2955 m): 1 h 30 min; dalla cima al rif. Sassopiatto: 50 min; dal rif. Sassopiatto al rif. Friedrich August (2300 m): 1 ora e 10 min; dal rif. F. August a Campitello: 1 ora e 20 min
DifficoltàE+ - escursione su normali sentieri escursionistici, qualche tratto un po' più impervio su sfasciumi nella salita al Sassopiatto, bisogna cercare l'itinerario seguendo bene i segni di vernice, ma nulla di particolare.
Attrezzatura: Scarpe da montagna

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