Bell'anello sulle cime più alte dei monti Ernici, catena appenninica a cavallo tra Lazio e Abruzzo.
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(Prato di Campoli, Veroli, 13 ottobre 2024) - Arriviamo a Prato di Campoli (1138m) pittoresco pascolo circondato da fitte faggete, che è ancora mattino presto. Tutto è in ombra e i prati sono ricoperti da brina. L'aria punge e, nonostante l'ora, il parcheggio è pieno di auto: fungaioli che alle 8:30 già ritornano dai boschi con buste piene. Iniziamo dunque l'escursione di buona lena, stimolati ad un passo svelto anche dalla temperatura, che nella piana in ombra è intorno agli 0°C. Ci inoltriamo nel bosco, che comincia a tingersi dei colori dell'autunno, e saliamo per diverse decine di minuti, superando diverse radure da cui il panorama si fa ampio. In una di queste, incontriamo una coppia di escursionisti che di chiede da dove si imbocca il vallone di Peschiomacello: in realtà, gli spieghiamo, il vallone è sul versante opposto a questo... Proseguiamo il nostro cammino. Ora, al sole e riparati dal vento, possiamo procedere in maglietta. Un'ultima salita ci conduci fuori dal bosco, ai piedi dei pendii uniformi che scendono dalla cresta tra monte Passeggio e Pizzo Deta.
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Monte Passeggio da Prato Capito |
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Prato Capito |
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Salendo verso Pizzo Deta |
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Salendo verso Pizzo Deta |
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Salendo verso Pizzo Deta |
Usciti dal bosco saliamo per tracce poco marcate e non perfettamente segnate. Ad un certo punto, non ritroviamo più i segni, ma l'orientamento e il terreno non presentano grandi difficoltà: risaliamo a naso il pendio con vari zig-zag, costretti ad attraversare, in qualche caso, delle fitte macchie di ginepro. Approssimandoci alla cresta, notiamo un certo via-vai: capiamo presto che è in corso una gara di trail running, la Maratona degli Ernici, 44 km e 3300m di dislivello da Sora a Veroli. Percorriamo quindi gli ultimi passi che ci portano in vetta al pizzo Deta (2041m) in compagnia di numerosi trailrunner.
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Salendo a Pizzo Deta |
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Prato di Campoli |
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Salendo a Pizzo Deta |
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Vista verso i Cantari e monte Viglio |
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Salendo a Pizzo Deta |
Arrivati in cresta, il clima cambia: un vento teso acuisce di molto la sensazione di freddo e procediamo quindi a coprirci. I panorami da qui sono molto estesi e suggestivi, in particolare l'affaccio sul vallone di Peschiomacello. Un'ultima ripida rampa ci conduce in vetta a Pizzo Deta (2041m), dove troviamo un presidio dell'organizzazione della gara.
Il panorama è piuttosto limpido, soprattutto verso occidente: scorgiamo infatti il mar Tirreno e il profilo del Circeo, località che non avevo mai visto prima dalle montagne che solitamente frequento.
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Pizzo Deta e Peschiomacello |
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Salendo a Pizzo Deta |
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Salendo a Pizzo Deta |
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Pizzo Deta |
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Prato di Campoli da Pizzo Deta |
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Vista verso monte Pratillo e monte Passeggio |
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Panorama da Pizzo Deta verso il Tirreno |
Proseguiamo l'escursione seguendo il sentiero che percorre la cresta: con poche variazioni di quota e belle viste sui valloni che si aprono ai piedi della montagna, nonché sulle tante vette appenniniche che si possono scorgere, ci incamminiamo verso il monte Passeggio (2064m), che raggiungiamo senza troppa fatica. Una breve sosta su questa che è la vetta più alta degli Ernici e riprendiamo l'escursione, seguendo ora la cresta che si dirige verso sud. Tocchiamo quindi la sommità di un altro 2000 metri, il monte Fragara (2006m), la cui cima però è talmente poco accentuata che quasi neanche ci accorgiamo di averla salita... Più avanti il percorso comincia a scendere, tra pascoli sassosi popolati da possenti vacche di razza marchigiana dalle imponenti corna e cavalli allo stato brado. Tocchiamo quindi la vetta del monte Scalelle (1837m) e rientriamo nel bosco, raggiungendo il passo di Forca Palomba (1550m). Qui i segnavia, pur presenti, non sono molto chiari e perdiamo per diversi minuti il sentiero che dovremmo percorrere per raggiungere nuovamente Prato di Campoli. Dopo aver cercato per un po', riusciamo comunque a rientrare sulla retta via e procediamo con una discesa piuttosto comoda, in un ampio e bel bosco che, con pendenze non troppo sostenute, ci riporta sulla strada asfaltata, a poche centinaia di metri dal parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto qualche ora prima.
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Vista sulla val Roveto |
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Vallone di Peschiomacello |
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Vallone del Rio |
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Dalla vetta di Monte Passeggio |
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Monte Passeggio |
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Pizzo Deta |
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Monte Fragara |
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Monte Scalelle |
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Verso Forca Palomba |
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Nel bosco di valle Broccolo |
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Ciclamini |
Commento finale
Escursione panoramica in tipico ambiente appenninico: crinali sassosi, modeste pareti rocciose, vasti e suggestivi boschi di latifoglie. I luoghi attraversati sono abbastanza intatti e interessanti: merita sicuramente di essere percorsa.
Dati dell'Escursione
Data: 13 ottobre 2024
Partenza/Arrivo: Prato di Campoli, 1139 m
Punto più alto: monte Passeggio, 2064 m
Dislivello totale: 1125 metri circa in salita e discesa
Sviluppo del percorso: circa 13,7 Km
Rifugi: nessuno lungo il percorso effettuato
Tempo impiegato: 5 h 45 min circa (incluse soste) - da Prato di Campoli (1139 m) al Pizzo Deta (2041 m): 2 h 15 min: da Pizzo Deta a monte Passeggio (2064 m): 50 min; da monte Passeggio a Forca Palomba (1550 m): 45 min; da Forca Palomba a Prato di Campoli: 1 h
Difficoltà:
E - Escursione che si svolge su normali sentieri escursionistici e tracce segnalate, anche se le indicazioni non sono sempre facili da scorgere e seguire. L'orientamento in condizioni di buona visibilità è comunque abbastanza semplice. Attenzione, però, nella boscosa Forca Palomba: noi ci abbiamo messo un po' a trovare il sentiero per tornare a Prato di Campoli in quanto i segnavia, per un tratto, non erano molto evidenti.
Attrezzatura: Scarpe da montagna.
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