Un'escursione abbastanza lunga in un settore poco frequentato del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
(Pantano - Capo d'Acqua, Campoli Appennino, Frosinone, 18 giugno 2023) - Lasciata l'auto nel parcheggio lungo la strada Sora-Pescasseroli, m'incammino con Marco nel vallone di Capo d'Acqua, tra numerose mulattiere e sterrate. I segnavia non sono chiarissimi e ci troviamo a fare delle deviazioni non previste, che ci fanno perdere un po' di tempo, ma nulla di grave. Finalmente istradati sulla giusta via, procediamo nel bosco, con salita non ripidissima, ma costante ed un clima non troppo caldo, ma piuttosto afoso.
La mulattiera, un po' fangosa e letamosa, ci porta prima al rif. Capo d'Acqua (1218 m), per poi proseguire nel fondo del vallone, tra mandrie di vacche e tori, dalle corna non proprio rassicuranti...
Pochi minuti dopo il rifugio, l'aria si fa più "di montagna", si respira di più e si traspira di meno: meno mosche e tafani, più panorami selvaggi, come nei pressi della bella valle Iatafora, da dove appaiono rigogliose e belle faggete. Continuando a camminare, giungiamo al bivio tra valico di Schiena d'Asino e il rifugio di Iorio: saggiamente, prendiamo quest'ultima direzione, che forse sale un po' più ripidaa ma ci fa risparmiare qualche chilometro di cammino.
Ancora un po' di fatica nel bosco, che qui è più bello ed interessante, che viene ricompensata, all'uscita sulla cresta variopinta di fiori del Balzo dei Tre Confini, da uno splendido panorama sulle montagne e le valli intorno.
Monte Serrone |
Monte Serrone |
All'orizzonte, tra la foschia, Avezzano |
Proseguendo sulla cresta erbosa, battuta da un fresco venticello, raggiungiamo in poco tempo il rifugio di Iorio (1839 m), dove sostiamo in perfetta solitudine.
Dopo esserci brevemente rifocillati, ci rimettiamo in cammino lungo la sinuosa cresta che si diparte verso sud, superando numerosi ma modesti cocuzzoli.
Rif. Pesco di Iorio |
Monte la Rocca |
In lontananza: monte Marsicano, m. Amaro di Opi, Petroso, Meta, Macchiarvana |
Il sentiero segue la cresta vicino al suo filo, evitando normalmente di salire su tutte le cimette, con eccezione del monte Pietroso (1874 m), ultima panoramica altura sopra il valico di monte Tranquillo da cui si gode un vasto panorama verso la conca di Pescasseroli e la zona di Forca d'Acero.
Vetta del monte Pietroso |
Dalla vetta del monte Pietroso si scende per verdi pascoli e macchie di bosco al valico di monte Tranquillo (1688 m).
Sullo sfondo il monte Tranquillo |
Sullo sfondo il monte Tranquillo |
Scendendo dal valico di m. Tranquillo |
Inizio del vallone di Capo d'Acqua dai pressi del parcheggio |
Commento finale
Gita piuttosto lunga, ma non eccessivamente faticosa. Ampi panorami sulla cresta ed ambiente intatto. Quando l'abbiamo percorsa, non abbiamo incontrato nessuno nonostante fosse una domenica estiva di bel tempo.
Dati dell'Escursione
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