Bella gita di inizio estate tra le fioriture del gruppo del Velino.
(Campo Felice, Lucoli, Aq, 11 giugno 2023) - Il tempo instabile si è trascinato per tutta la primavera ed ora, che siamo quasi in estate, i temporali non smettono di imperversare per l'Italia, soprattutto sui monti.
Confidenti che Giove Pluvio sia benevolo almeno per la prima parte della giornata, iniziamo comunque la nostra gita, sui monti che si alzano dall'altipiano di Campo Felice, a nord del massiccio del Velino.
Lasciamo quindi l'auto al Ristorante Rifugio Alantino e cominciamo ad attraversare la zona dei Centomonti, così detta per le tante doline che la caratterizzano.
Seguendo la sterrata, che porta prima alla miniera di Bauxite, poi nella faggeta della Valle Leona, sbuchiamo nell'ampia valle del Puzzillo, tempestata di fiori gialli.
Lungo la Valle del Puzzillo
Lungo la valle del Puzzillo
Proseguiamo lungo la sterrata, da me percorsa tante volte, anche con gli sci, fino a giungere al brutto rifugio di pastori in muratura, nei pressi di una captazione d'acqua. Qui lasciamo il sentiero per dirigerci sulla sinistra, cercando i passaggi più comodi tra prati pieni di fiori e cespugli di ginepro.
Salendo verso la cimata di Pezza
Costone occidentale, anche detto Vena Stellante
Salendo per pascoli, sullo sfondo monte Puzzillo
Superato senza grossi problemi questo tratto di percorso poco inclinato, giungiamo sulle tracce di un sentiero, proprio sotto i pendii della Cimata di Pezza, che dobbiamo risalire. Seguiamo i segni di passaggio fino ad arrivare sulle pendici più ripide: qui prendiamo tracce di cervi che tagliano, piuttosto ripide, i fianchi della montagna, mentre scorgiamo il sentiero vero e proprio alcune centinaia di metri alla nostra sinistra.
Salendo alla Cimata di Pezza
Salendo alla Cimata di Pezza
Dopo un piccolo sforzo, dovuto alla ripidezza degli ultimi metri, sbuchiamo sulla cresta della Cimata di Pezza, dove il panorama si allarga ai bei Piani di Pezza e alle montagne che li delimitano sul lato opposto: Punta Trento, Punta Trieste, Castelluccia, Costa della Tavola. Grossi nuvoloni arrivano da nord-est, nascondendo in parte i profili delle montagne, ma donando un'atmosfera ancor più suggestiva al paesaggio che possiamo ammirare.
Piani di Pezza
Costa della Tavola e Cima della Cerasa
Punta Trento (dx) e Punta Trieste
Giunti sull'ampia cresta, continuiamo il facile percorso, con lievi sali-scendi, che ci porta prima alla vetta della Cimata di Pezza (2132 m), poi alla Cimata di Puzzillo (2140 m), ormai ad un passo dal Colletto di Pezza e dal rifugio Sebastiani.
Lungo la cresta della Cimata di Pezza
Lungo la cresta della Cimata di Pezza
La parete della Vena Stellante
La cresta rocciosa del Colle delle Trincere
Punta Trieste e Punta Trento
Cimata di Pezza
Lungo la rocciosa cresta della Cimata di Puzzillo
Cimata di Puzzillo
La discesa dalla Cimata di Puzzillo al rif. Sebastiani è breve, rocciosa, ma non difficile. Arrivati al rifugio, da poco ristrutturato, la comitiva si separa momentaneamente: chi preferisce gustare le specialità della cucina del Sebastiani aspetterà chi vuole salire l'ultimo ripido, ma breve pendio che porta alla vetta del Costone Orientale (2271 m). Purtroppo qua su la vista è limitata dalle nubi basse e dense, che incappucciano completamente le cime del Velino e del Cafornia, di cui si vedono solamente i contrafforti settentrionali, con i nevai e i ghiaioni che scendono nell'alta valle di Teve. Il panorama è comunque interessante e suggestivo sulle vette più modeste e vicine, come la Vena Stellante, con la sua verticale parete rocciosa, e le altre cime che contornano la valle del Puzzillo.
Vista dal Costone or. al Costone occ. (Vena Stellante)
Dal Costone orientale: il rif. Sebastiani e la Cimata di Pezza
Il Colle dell'Orso
I contrafforti del Velino da nord
Monte Cafornia da nord
Dalla vetta del Costone, riscendiamo velocemente per la via di salita. Al rifugio Sebastiani ci riuniamo ai nostri compagni e proseguiamo la discesa per la valle del Puzzillo, tra pascoli cosparsi di orchidee selvatiche e qualche rara gocciolina di pioggia. In breve, con scarsa fatica, ci ritroviamo al rifugio di pastori dove eravamo passati al mattino.
Orchidee selvatiche
Monte Puzzillo
Orchidee e Vena Stellante
Costone Orientale
Da qui, ricalcando il percorso dell'andata, attraversiamo nuovamente prati e boschi fino alla miniera di Bauxite, per giungere, dopo quasi 3 km di sterrata, al parcheggio del Ristorante Alantino.
Valle Leona
Commento finale
Bella e panoramica gita, non troppo faticosa dato che il dislivello, abbastanza consistente, è comunque spalmato su un percorso piuttosto lungo. La prima parte è poco affollata, mentre dal rif. Sebastiani in poi si incontrano molti escursionisti e gitanti. Consigliabile in primavera, per l'ambiente molto verde e le fioriture.
Tempo impiegato: 5 h 50 min circa (incluse soste) - dal rif. Alantino (1550 m) alla vetta della Cimata di Pezza (2240 m): 2 h 20 min; dalla Cimata di Pezza al rif. Sebastiani (2102 m): 50 min; dal rif. Sebastiani al Costone Orientale (2271 m): 25 min; dal Costone Orientale all'Alantino: 2 ore 15 min
Sviluppo del percorso: circa 17,6 Km
Difficoltà: E+: gita escursionistica di media difficoltà: richiesta un po' di capacità di orientamento tra il rif. dei pastori in val Puzzillo e la cresta della Cimata di Pezza, in gran parte senza sentiero e comunque non segnata; qualche tratto su rocce rotte, ma molto facile, tra la Cimata di Puzzillo e il rif. Sebastiani. Per il resto facili mulattiere e strade sterrate.
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