Tempo instabile, ma voglia comunque di andare in montagna: torniamo sulla cresta del Puzzillo!
____________________________________________________________________
(Valico della Chiesola, Lucoli, 1 luglio 2023) - Le previsioni meteo non promettono nulla di buono, cerchiamo quindi un percorso rapido e tranquillo, che ci permetta di non trovarci troppo in difficoltà in caso di pioggia. Puntiamo al noto anello che percorre la cresta del Cornacchia/Puzzillo e riscende nella dolce e comoda valle del Morretano.
Partiamo quindi prestissimo dal parcheggio di Prato Capito (1610m) e ci portiamo a piedi, poche centinaia di metri di strada più a monte, al valico della Chiesola (1649 m).
Montagne della Duchessa |
All'imbocco del sentiero |
Il cielo presenta ampi spazi di sereno, ma un vento teso soffia imperterrito. Iniziamo a salire nel bosco, alla ricerca degli scarsi e vetusti segnavia. Saliamo un po' a naso e un po' con l'aiuto dei bolli di vernice, su un terreno abbastanza agevole anche nei tratti privi di tracce.
Giungiamo in breve fuori dal bosco, sulla dorsale che porta alla prima vetta della giornata, il monte Fratta (1878 m).
Salendo al monte Fratta |
Il percorso è ora molto panoramico, segue il crinale della montagna con pendenze poco accentuate. Il tempo ancora regge, ma rombi lontani non lasciano tranquilli... Il vento rinforza e fa freschetto. La luce del mattino, filtrata a momenti dalle nuvole, rende il panorama magico.
La vetta del monte Cornacchia |
Le radure della valle Morretano |
Grandi spazi |
Sferzati dal vento |
Il vento ci urla nelle orecchie, le mani pizzicano dal freddo e siamo avvolti dalle nuvole. Nonostante questo continuiamo verso la vetta del monte Puzzillo (2174 m), ormai troppo vicina per rinunciarvi.
La raggiungiamo di buon passo e ci fermiamo sul versante sottovento, per rifocillarci brevemente.
Cima di monte Puzzillo |
Le condizioni del tempo non sono ideali, ma nemmeno pessime: non c'è pericolo, solo qualche disagio. Non è però il caso di attardarsi più di tanto, per cui ripercorriamo a ritroso l'ultimo tratto di cresta fino all'intaglio da cui scende il ripido sentiero per il vado del Morretano (1983 m). In un bell'ambiente di alta montagna appenninica, caliamo rapidi sui pascoli della sella che divide la valle del Morretano dalla conca del Puzzillo. Intanto inizia una leggera pioviggine.
Il vado del Morretano |
Valle del Morretano |
La valle del Morretano è ampia e dolce, non è un problema percorrerla anche se il tempo è un po' uggioso. Inoltre siamo finalmente al riparo dal fastidioso vento che soffiava in cresta. Camminiamo quindi per i pascoli e le radure, poi ci immergiamo nella bella faggeta che riporta verso Prato Capito e il parcheggio da cui siamo partiti al mattino. Un po' umidi, ma soddisfatti.
Commento finale
Questa gita l'ho percorsa numerose volte in ogni stagione. Varia e panoramica, ci ha divertito anche nei momenti di scarsa visibilità in quanto l'ambiente, nonostante le quote non eccelse, è comunque di vera montagna, soprattutto sulla dorsale Cornacchia-Puzzillo. Ci siamo avventurati su questo itinerario nonostante le condizioni meteo non ottimali, solamente perché non erano previsti temporali: ma come tutte le creste, in caso di fulmini, potrebbe essere molto pericolosa!
Dati dell'Escursione
Nessun commento:
Posta un commento