domenica 23 luglio 2023

Monte Tremoggia, monte Camicia

 


Una bellissima gita, su una delle montagne più spettacolari dell'Appennino.


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(Fonte Vetica, L'Aquila, 2 luglio 2023) - Posteggiamo l'auto nel piazzale di Fonte Vetica (1606 m), ancora piuttosto deserto. Sono appena le 8 e ci incamminiamo verso il rimboschimento di conifere, tra bei prati verdi.

L'aria fresca, il verde intenso dei prati, l'imponenza delle montagne, gli abeti rossi e i larici creano un'atmosfera alpina, sembra quasi di stare in Trentino e non in Abruzzo!


Nei pressi di Fonte Vetica

Attraversata la breve fascia boscosa, il sentiero incomincia a salire per ripidi prati, seguendo grosso modo un canalone che scende dal possente versante di monte Tremoggia. Il sentiero è ben tracciato e il pendio ripido, ma si risale senza particolare sforzo, visto anche il clima non troppo caldo. Solo le mosche, abbondanti, infastidiscono un po'...



Le ultime propaggini orientali del Gran Sasso


Arrivati alla sella di Fonte Fredda (1994 m), il panorama si apre sul versante adriatico, ma oggi numerose nubi giù si alzano torreggianti e non ci consentono di vedere molto, men che meno il mare.

Da qui, comunque, il sentiero devia a sinistra e comincia a salire lungo la dorsale erbosa, tra belle fioriture: spiccano in particolare genzianelle e stelle alpine appenniniche.

Il sentiero che porta al Tremoggia

Stelle alpine appenniniche (Leontopodium nivale)
Stelle alpine appenniniche (Leontopodium nivale)

Genzianelle (Gentiana verna)
Genzianelle (Gentiana verna)

Marciamo ancora, con moderata fatica, in un ambiente di alta montagna appenninica, finché giungiamo sull'ampia cima erbosa del monte Tremoggia (2331 m), segnata da una piccola croce. Qui il panorama sul monte Camicia, che appare tra le nuvole basse, è maestoso e suggestivo.

Monte Tremoggia, vista sul Camicia e sul vallone di Vradda

Il Dente del Lupo


Monte Camicia e vallone di Vradda

Dopo aver ammirato e fotografato abbondantemente il panorama che si apre imponente, riprendiamo il cammino, sempre sulla dorsale, per un breve tratto in discesa. Il mio sesto senso di camosciaro :-) mi dice che ci devono essere camosci nei pressi, e infatti nel pendio che scende a nord, scorgo un piccolo gruppo di femmine e giovani che pascolano tranquilli.




Ripreso il cammino, il sentiero passa sul versante meridionale, attraversando la testata del vallone di Vradda, nei pressi della poco accentuata sella del Tremoggia (2331 m). Ora il percorso è nel suo tratto più spettacolare, vicino al blocco roccioso della vetta del Camicia e soprattutto ai suoi balzi settentrionali, da cui ci affacciamo con cautela per ammirare il vertiginoso precipizio. 

Altri camosci costeggiano il sentiero, apparentemente non infastiditi dagli escursionisti, né da un irriducibile sciatore che sta scendendo da una lingua di neve, non più larga di 4/5 metri, nel vallone di Vradda!


Monte Camicia


Camoscio d'Abruzzo




Vista verso il versante Teramano

Ora manca solo l'ultima fatica: un ripido strappo che porta sul cucuzzolo della cima. Lo affrontiamo senza fretta, con passo continuo e regolare, fino ad arrivare sulla bella vetta, il cui panorama, purtroppo è limitato dalle nuvole in rapida formazione tutto attorno.







Dopo una sosta non troppo lunga, riprendiamo il cammino per il ripido senterino che ci riporta ai bordi della parete nord: non possiamo non affacciarci nuovamente, per ammirare, da punti diversi, lo spettacolo dell'affaccio su uno dei più profondi baratri dell'Appennino.

Poco più avanti, prendiamo la deviazione per il vallone di Vradda, con il sole che comincia a picchiare sodo. 


Il precipizio della parete nord

Masso del Camicia
Masso del Camicia

Camoscio nel vallone di Vradda
Camoscio nel vallone di Vradda

Il sentiero percorre il lato sinistro orografico del vallone, tenendosi a mezza costa, poi piega nettamente a sinistra, per uscire su ripidi prati. Ora si scende più diretti, con il piazzale di Fonte Vetica già in vista: si supera una zona di pini mughi, poi ci si addentra nel bosco di conifere, tra abeti rossi e larici, questi ultimi per la maggior parte morti e un po' spettrali.

Con non troppa fatica, giungiamo infine al parcheggio da cui siamo partiti al mattino. Una gita appagante ed emozionante è conclusa,  e ci ha lasciato molto soddisfatti.


Fonte Vetica




Commento finale

Gita abbastanza facile e non troppo faticosa. Il monte Camicia è una delle montagne più imponenti ed interessanti dell'intero Appennino, con un panorama meraviglioso. L'anello per il monte Tremoggia consente un'escursione varia e la possibilità di osservare stelle alpine e camosci. Eccezionale il colpo d'occhio, poco prima dell'ultima salita in vetta, verso lo sprofondo vertiginoso della parete nord. Un'escursione che nessun appassionato di montagna del centro Italia può mancare! 







Dati dell'Escursione




Data: 2 luglio 2023
Partenza/Arrivo: Fonte Vetica, 1606 m 
Punto più alto: monte Camicia, 2564 m
Rifugi: nessuno utilizzabile
Dislivello totale: 1000 metri circa
Tempo impiegato5 h circa (incluse soste) - dal parcheggio di Fonte Vetica (1606 m) al monte Tremoggia (2331 m): 1 h 50 min; dal monte Tremoggia al monte Camicia (2564 m): 1 h 20 min;  dal monte Camicia a Fonte Vetica: 1 ora 45 min
Sviluppo del percorsocirca 8,4 Km
DifficoltàE la gita si svolge su terreno tipicamente escursionistico, su sentieri battuti e con buona segnalazione del percorso. L'ultimo tratto, più ripido, percorre tracce di sentiero su ghiaie e detriti. È possibile incontrare qualche lingua di neve fino all'inizio dell'estate (prima metà di luglio)
Attrezzatura: Scarpe da montagna.



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