sabato 22 aprile 2023

Giretto al Terminillo

 



Veloce e facile gita in condizioni ancora invernali.



(Rif. Sebastiani al Terminillo, Rieti, 22 Aprile 2023) - Siamo agli sgoccioli della stagione "nevosa", per lo meno alle quote medio-alte (sotto i 2000 m). Delle provvidenziali nevicate a metà aprile hanno rimpinguato il bottino bianco sull'Appennino, non particolarmente abbondante questo inverno. Con l'amico Stefano non ci facciamo scappare questa occasione e ci rechiamo al Terminillo, per una sgambata con piccozza e ramponi al seguito.

Il versante est del Terminillo dai pressi di sella di Leonessa
Il versante est del Terminillo dai pressi di sella di Leonessa

Verso i canali del Terminillo
Verso i canali del Terminillo

La neve è piuttosto abbondante per la stagione, forse anche un po' di più di quanto ci aspettassimo: possiamo indossare i ramponi già dal piazzale del rifugio Sebastiani. Non che siano necessari, ma la neve è bella scrocchiarella e nei punti più ripidi fanno comodo. E comunque, la mia filosofia in proposito è di mettere i ramponi quando si è comodi, e non quando ci si trova su ripidi pendii ghiacciati, magari in preda ala bufera che ci sbilancia da un già precario equilibrio. 

 

Alla base del canale Centrale

La cresta sud-ovest del Terminillo

Resti di una recente valanga di neve bagnata

Resti della valanga

La temperatura è comunque piuttosto alta già alle 8 del mattino: i resti di una valanga di neve bagnata, caduta da pochi giorni, fanno bella mostra di sé, sotto i primi pilastri di roccia del versante est. Dopo un po' di cammino, arriviamo alla base del canalone Centrale, la via normale invernale del Terminillo: qualche escursionista ci precede, molto lentamente. Capiamo presto perché: il pendio nevoso, esposto al sole già dalle primissime ore del mattino, è piuttosto molle e ad ogni passo vi si affonda parecchio. L'inclinazione ripida fa il resto, ovvero una bella fatica, soprattutto per chi, come me oggi, non è ancora allenato a questo tipo di sforzi un po' brutali. Comunque, passo dopo passo, guadagniamo metri di dislivello, fino a superare i pendii che introducono all'interno del canalone vero e proprio.

Terminillo, canale centrale
Il canalino più stretto, nel mezzo del fotogramma, è il Centrale

Salendo il ripido pendio verso il canale Centrale

Canale centrale, Terminillo
L'imbocco del canale Centrale

L'inizio del canale Centrale

L'ambiente del canale, che ho percorso decine di volte, per lo più in discesa, è sempre molto affascinante. Le pur basse pareti rocciose che lo definiscono, ammantate di neve, sono sempre selvagge e pittoresche. Il procedere, piuttosto elementare tecnicamente, soprattutto con questa neve molle, è comunque assai faticoso, dato che la pendenza media è costantemente ripida, con un'inclinazione tra i 35° e i 40°. In più, l'assenza di vento e il riverbero del sole, alzano la temperatura percepita in maniera tale da farci sudare copiosamente, seppur in maglietta a maniche corte e senza guanti! Nonostante siamo immersi nella neve fino a mezza gamba, lo sforzo della salita ci scalda in maniera notevole. 


Nella parte intermedia del Centrale



Il canale è piuttosto ripido, ma per questo motivo anche molto breve: dalla sua base sono poco più di 200 metri di dislivello, per cui giungiamo presto agli ultimi pendii che conducono direttamente in vetta (2216 m). Qui troviamo un membro del soccorso Alpino che, giustamente, ci consiglia di coprirci, dato che, pur con il sole e accaldati dalla salita, è molto facile raffreddarsi in una stagione che, a queste quote, è pur sempre invernale. Dopo qualche foto ricordo, decidiamo di scendere per l'ombroso versante nord. Ci incamminiamo dunque per l'ampio ed uniforme versante nord del Terminillo, dove sperimentiamo per l'ennesima volta come in montagna, soprattutto in queste stagioni di mezzo, le condizioni cambino in pochi metri, a seconda dell'esposizione dei versanti. Infatti, mentre nell'assolato versante est la neve era molto molle e faticosa, qui è invece ancora ghiacciata e lascia entrare solo le punte dei ramponi. Questo comporta un particolare sforzo dei quadricipiti, dato che ogni passo va ben calcolato e controllato per non andare incontro ad una fatale caduta... Ci caliamo quindi, passo-passo, per il versante settentrionale, fino ad arrivare in pochi minuti all'imbocco del breve Canale Nord. Questo è un corridoio mediamente inclinato (max 40°) che costeggia il versante nord del Terminillo, uno dei luoghi più spettacolari e selvaggi di questo piccolo massiccio.


Vetta del Terminillo
Vetta del Terminillo

Vetta del Terminillo
Vetta del Terminillo

Versante nord del Terminillo
Versante nord del Terminillo

Terminillo, canale Nord
Canale nord

Con grande sforzo e bruciore della parte anteriore delle nostre povere cosce, scendiamo nell'anfiteatro nord del Terminillo, innevatissimo e spettacolare. Qui prendiamo ad attraversare sotto la parete nord, fino alla valle della Meta (1950 m), alla base della breve salita per la selletta delle Scangive (1950 m). La neve è nuovamente "sfondosa" e si fatica molto. In particolare, nella salita alle Scangive, mentre batto la traccia, sento il cuore pompare forsennato! Sicuramente un buon allenamento!

Terminillo, canale Nord - Vallonina
Scendendo nel Canale Nord, vista sulle faggete della Vallonina

Canale Primo Maggio Terminillo
Canale Primo Maggio

Terminillo nord
Canale Nord


Terminillo nord
Canale Nord

Terminillo nord Monti della Laga
Monti della Laga

Terminillo nord
Il versante Nord

Terminillo nord
Il versante Nord

Terminillo nord

Terminillo parete nord
Parete Nord

Terminillo nord

Alla sella delle Scangive ci sta bene una bella sosta, anche per ammirare il famoso canalino Chiaretti-Pietrostefani, probabilmente la via di facile alpinismo invernale più popolare del centro Italia. Dopo esserci rinfrancati ed aver tolto i ramponi, ormai non più necessari, riprendiamo il cammino, attraversando alla sua base l'intero versante est, dove posso illustrare all'amico Stefano i vari facili canali tante volte saliti negli anni passati... In breve, a tratti sprofondando nella neve ormai pesantissima, giungiamo al rifugio Sebastiani. Qui facciamo una breve sosta per un caffè ed un'ottima fetta di crostata e ripartiamo per Roma, dove giungiamo ancora in tempo per il pranzo!


Commento finale

Gita elementare (alpinisticamente!) e breve, ma molto panoramica e remunerativa. Il canale Centrale è uno dei percorsi più facili e sicuri per raggiungere la panoramica vetta del Terminillo quando la montagna è innevata. Con neve abbondante non presenta grandi difficoltà, ma attenzione in caso di poca neve! In questi casi, solitamente è ghiacciato e può essere affrontato solo da alpinisti con una certa esperienza di progressione con ramponi e piccozza. Più spesso ghiacciato, ma ancor più breve e un po' meno ripido, è il canale Nord, che abbiamo percorso in discesa. Sono percorsi facilissimi (per chi ha esperienza di questo tipo di salite) ma da non sottovalutare mai.







Dati dell'Escursione




Data: 22 aprile 2023
Partenza/Arrivo: Rifugio Angelo Sebastiani, 1825 m 
Punto più alto: monte Terminillo, 2216 m
Dislivello totale: 480 metri
Tempo impiegato3 h 20  min circa (incluse soste) - dal rif. Sebastiani (1825 m) alla vetta del Terminillo (2216 m): 1 h 30 min; dalla vetta alla valle della Meta (1850 m): 50 min;  dalla valle della Meta alla selletta delle Scangive (1950 m): 15 min; dalla selletta delle Scangive al rifugio: 35 min
Sviluppo del percorsocirca 3,5 Km
DifficoltàF elementare gita di alpinismo invernale. Molto facile e breve, ma faticosa, la salita del canale Centrale (45° max); nelle condizioni che abbiamo trovato, è stata forse più impegnativa la discesa, ancor più breve, per il canale Nord che, sebbene meno inclinato (max 40° circa) presentava neve ghiacciata e necessitava di attenzione ed un minimo di tecnica di cramponage.
Attrezzatura: Scarponi invernali, casco, ramponi, piccozza.


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