Giro lungo, ma rilassante tra boschi, valli e creste alla periferia nord del gruppo del Velino.
(16 ottobre 2022, Prato Agapito, Lucoli, L'Aquila) - Partiamo dal parcheggio sopra Prato Agapito (1610 m), poche centinaia di metri prima del valico della Chiesola. Nonostante sia abbastanza presto, ci sono già diverse macchine parcheggiate. Fa un bel freschino e i boschi color ruggine si stendono a perdita d'occhio. Prendiamo la sterrata, oggi un po' trafficata da cercatori di tartufi e cacciatori, ed immersi in una piena atmosfera autunnale, la percorriamo a lungo in leggera discesa, fino a giungere alla spianata dei Prati Cerasolo (1520 m), che si apre nell'omonimo bosco. Da qui pieghiamo nettamente alla nostra sinistra e cominciamo a salire, sempre immersi in una bellissima faggeta, percorrendo la valle dell'Asina fino alla pittoresca radura dove sorge il rifugio forestale Campitelli (1720 m).
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Vista verso monte Cava |
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Nel bosco di Cerasolo |
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Nel bosco di Cerasolo |
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Nel bosco di Cerasolo |
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Prato Cerasolo |
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I Campitelli e Punta dell'Uccettù |
La radura dei Campitelli è un bel posto: un praticello di un tenue verde si distende circondato da una robusta faggeta, mentre da un lato fa bella mostra di sé la chiara parete rocciosa della Punta dell'Uccettù. Al di là di questa montagna, c'è il famoso lago della Duchessa, non troppo distante quindi.
Dopo una breve sosta ripartiamo, ma chiacchierando-chiacchierando, sbagliamo strada. Infatti, il sentiero segnato che porta alla nostra meta si staccava poche centinaia di metri prima della radura. Noi stiamo proseguendo per un altro sentiero, che porta al passo del Puzzillo. Per riportarci sulla retta via attraversiamo nel bosco, orientandoci anche grazie al GPS, e finalmente usciamo in un vallone parallelo, privo di alberi, dove è tracciato il sentiero giusto. Risaliamo sudando, in un clima che è sempre più caldo, fino a raggiungere il passo della Torricella (2048 m).
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Nei pressi del rif. Campitelli |
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Nei pressi del rif. Campitelli |
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Salendo al passo della Torricella |
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Salendo al passo della Torricella |
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Salendo al passo della Torricella |
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Dal passo della Torricella, vista sulla valle del Puzzillo e il Costone orientale |
Dal passo della Torricella si gode un vasto panorama sulla conca del Puzzillo e il Costone da un lato, sulla valle da noi appena percorsa dall'altro. Anche le creste che da qui partono sono piuttosto interessanti. Oggi però, quello che ci colpisce è il gran caldo: una temperatura più consona a settembre o maggio che alla seconda metà di ottobre. Comunque proseguiamo seguendo la cresta sud, attraverso la quale giungiamo, un po' per tracce e un po' a naso, sulla spaziosa cima del Morretano (2098 m).
Su questa cima poco nota, panoramica ma sicuramente non molto spettacolare, troviamo un po' sorprendentemente un gruppetto di giovani, salito presumo dal valico del Morretano. Anche noi sostiamo un po', mangiamo qualcosa e poi proseguiamo lungo il sentiero segnato, alla vicina vetta della Torricella (2071 m).
Anche questa è una vetta molto panoramica, da dove la vista può spaziare, oltre che su tutto il gruppo del Velino e Monti della Duchessa, anche sul più lontano Gran Sasso, che occhieggia al di là della vicina cresta del monte Corvo e Puzzillo.
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Salendo alla cima del Morretano |
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Morrone della Duchessa |
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Salendo alla cima del Morretano |
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Panorama dalla cima del Morretano |
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Dalla cima del Morretano, vista sul Costone e il m. Velino |
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Panorama cima Morretano |
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Cima Morretano |
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Panorama sulla valle del Morretano |
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Montagne della Duchessa: Murolungo e Morrone |
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Cima della Torricella |
Facciamo una breve sosta anche qui, per poi ripartire navigando un po' a vista, un po' con la mappa, lungo la cresta che scende a nord-ovest. Non c'è traccia di sentieri, solo qua e là qualche ometto di sassi che poi sparisce. Ci siamo solo noi ed un cacciatore con il suo cane. Procediamo un po' per conto nostro, un po' seguendo il cacciatore, lungo questa dorsale poco netta, ma ricca di avvallamenti, dorsali secondarie, boschetti e conche carsiche. L'orientamento è abbastanza semplice in condizioni come queste, di ottima visibilità, ma dev'essere assai complicato in caso di nebbia. Comunque in non molto raggiungiamo il fondo della valle del Morretano, dove facciamo una nuova sosta.
Qui l'escursione è quasi giunta al termine, anche se manca ancora qualche chilometro: ci rifocilliamo e ripartiamo seguendo la ben nota sterrata che ci riporta, dopo quasi un'ora di discesa tra boschi e suggestive radure, a Prato Agapito e al parcheggio da cui siamo partiti questa mattina.
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Valle Morretano, sullo sfondo il Gran Sasso |
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Murolungo e Morrone |
Commento finale
Semplice e rilassante escursione, ma da non sottovalutare per la lunghezza abbastanza importante. Si attraversano delle bellissime faggete, dei valloni appartati, creste e cime molto panoramiche. Consigliabile soprattutto nelle stagioni intermedie: in autunno i colori dei boschi sono molto belli.
Dati dell'Escursione
Data: 16 ottobre 2022
Partenza/Arrivo: Parcheggio di Prato Agapito/valico della Chiesola, 1610 m
Punto più alto: cima del Morretano, 2098 m
Rifugi: rifugio Campitelli (incustodito)
Dislivello totale: 730 metri circa
Tempo impiegato: 5 h 20 min circa (incluse soste) - dal parcheggio (1610 m) al rif. Campitelli (1720 m): 1 h 45 min; dalla rif. Campitelli alla cima del Morretano (2098 m): 1 h 20 min; dalla cima del Morretano alla cima della Torricella (2071 m): 35 min; dalla cima della Torricella al parcheggio: 1 ora 40 min.
Sviluppo del percorso: circa 17,9 Km
Difficoltà:
E+: l'escursione si svolge su strade forestali, mulattiere, tracce di sentiero e terreno privo di tracce. Non ci sono difficoltà, eccetto nel tratto, non molto lungo, tra la vetta della Torricella e la valle del Morretano, che non è segnalato se non da rari ometti, dove bisogna avere un po' di senso dell'orientamento.
In caso di cattiva visibilità questo tratto potrebbe essere un problema in quanto il terreno (valloncelli e conche, boschetti e dorsali)
non permette un facile orientamento! Noi abbiamo sbagliato strada anche subito dopo il rif. Campitelli, dove, anche qui, non è evidentissimo il prosieguo del sentiero per il passo della Torricella (la deviazione dovrebbe essere alcuni minuti prima di giungere alla radura dove sorge il rifugio).
Attrezzatura: Scarpe adatte a camminare a lungo in montagna.
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