martedì 15 ottobre 2019

Ciprnik



Altra escursione ad una bella cima panoramica sopra Kranjska Gora.



-----------------


(Kranjska Gora, 31 agosto 2019) - Il sole è ancora dietro all'orizzonte, l'aria è fredda e sopratutto umida. Mi incammino per le vie di Kranjska Gora, ancora silenziose. Lungo la statale che porta al Vršič incontro solo poche auto e il rumore di sottofondo del torrente. Ai laghi di Jasna, a quest'ora naturalmente deserti, lascio il fondovalle per inerpicarmi tra i boscosi versanti del Vitranc, che scendono nella selvaggia valle della Mala Pišnica. Il sentiero sale tra gli alberi, con lunghe diagonali a cui seguono stretti tornanti; guadagna quota in fretta e, a qualche svolta, è possibile avvicinarsi con attenzione al precipizio che affaccia sulla sottostante valle, per osservare il panorama. 

Mala Pišnica

Razor e Prisank
Il sentiero non dà tregua: rimonta ripido il folto bosco di abeti, larici e faggi. Oltrepassa zone più dirupate e poi passa sul lato nord, affacciando sull'alta valle della Sava e il paese di Kranjska Gora.

La Mala Mojstrovka sulla sinistra

Kranjska Gora


Kranjska Gora
Proseguo nel bosco, vicino al filo di cresta, fino ad una deviazione panoramica da cui si gode una vista molto bella. Peccato che oggi l'umidità sia molto alta e foschie e nuvole ristagnino un po' dappertutto, coprendo la vista con un velo lattiginoso.

Un ultimo tratto ripido mi conduce alla radura dov'è il rifugio Mojčin Dom (1555 m) e il vecchio (ormai chiuso) Dom na Vitrancu.


Podkoren e Korensko sedlo
Vista verso Podkoren e il Korensko sedlo

Il gruppo Škrlatica-Martuljek

Mojstrovke
Le Mojstrovke e il Prednje Robičje

Razor e Prisank
Razor e Prisank

Mojčin Dom
Mojčin Dom
Faccio una piccola pausa per bere e detergere il tanto sudore dalla fronte: nonostante non sia proprio caldo (sono solo le otto meno un quarto...) la forte umidità e il percorso faticoso mi hanno fatto sudare parecchio. Proseguo il cammino: percorro ora, con dolci saliscendi, la dorsale boscosa del Vitranc, in un ambiente intatto, tra vecchi larici, piccole radure e folto bosco di abeti. Ad un certo punto vengo sorpreso dai forti richiami di uno scoiattolo scuro, che corre come un matto su e giù da un albero, fermandosi ogni tanto ad ondeggiare vistosamente la lunga coda: non mi era mai capitato di vedere uno scoiattolo comportarsi in questo modo! Più avanti, dopo aver oltrepassato la boscosa e poco pronunciata vetta del Vitranc, un improvviso fruscio tra i cespugli mi fa sobbalzare: due camosci passano svelti, forse sorpresi dalla mia presenza. Un terzo, cucciolo, si ferma a guardarmi: il tempo di inquadrarlo con la macchina fotografica che, in un batter d'occhio, si gira su sé stesso e si dilegua a balzi nel bosco.

Il sentiero ricomincia a salire con maggior pendenza: presto il bosco si fa più rado e inizia a far spazio a folti cespugli di pino mugo. La cresta si fa più pronunciata, con zone rocciose e qualche passaggio leggermente scabroso assicurato da corde fisse. Un piccolo ulteriore sforzo e mi ritrovo sul cucuzzolo del Ciprnik (1745 m). Il panorama a trecentosessanta gradi è guastato da parecchie nuvole che rimangono attaccate alla montagna: per la prima volta, però, riesco a vedere un fenomeno ottico che si può ammirare solo dalle cime (e dagli aereoplani), lo spettro del Brocken. Per alcuni secondi vedo infatti la mia ombra, apparentemente grandissima, proiettata su una nuvola posta alla mia stessa altezza, tutta circondata da una sorta di aura iridescente. Dura pochissimo e l'immagine "sovrannaturale" non è molto ben definita, probabilmente perché il sole è già alto e le nuvole non molto compatte, ma fa un bell'effetto.

Dal Ciprnik, vista su Jalovec e ,in primo piano, Visoka Peč
Dal Ciprnik, vista su Jalovec e ,in primo piano, Visoka Peč


Jalovec e Vevnica
Jalovec e Vevnica


Visoka Ponca

Rateče
Dopo una bella sosta a gustare il panorama e il silenzio, torno per un breve tratto sui miei passi, fino al bivo con il sentiero di caccia (Lovska pot) che porta a Planica. Il sentiero è ripido e scende in un maestoso bosco, con ampie svolte. Attraverso questo tratto di foresta, tra grossi tronchi caduti che in alcuni casi ostacolano il cammino, fermandomi ogni tanto ad ammirare le piante e i numerosi funghi che crescono sul tronco degli abeti. In un paio di punti, degli affacci un po' esposti consentono di ammirare i selvaggi dirupi che scendono dal Ciprnik.



Dirupi selvaggi
Il sentiero cala velocemente nella valle e quando arriva più in basso, tra gli alberi, cominciano ad intravvedersi i trampolini del Centro di Sci Nordico di Planica. Poco prima del termine del sentiero, una piccola capanna con terrazza panoramica, pare utilizzata dagli operatori televisivi durante le gare internazionali, consente una vista perfetta sulla zona salti.

lovski pot
Il sentiero di caccia - lovski pot


I trampolini e il centro di sci nordico di Planica
Ancora pochi minuti di cammino in discesa, mi portano al fondovalle di Planica (930 m): i luoghi selvaggi che ho attraversato sono ormai alle mie spalle.

Planica
Planica
Rateče

Commento finale

Questa escursione percorre una dorsale boscosa che separa l'alta valle della Sava, ossia la valle principale dove sorgono i vari paesi di cui Kranjska Gora è il più importante, e la valle della Mala Pišnica, una piccola valle selvaggia, dove crescono larici ultramillenari e ancora nidificano abbondanti i rarissimi galli cedroni, oltre a tanti altri esemplari tipici della fauna alpina. Un versante nord antropizzato, quindi, con gli unici impianti sciistici della zona, ed un versante sud selvaggio e isolato. Gran parte dei boschi che si attraversano nell'escursione hanno un valore ecologico altissimo e sono ancora molto intatti. A ciò si aggiungono le viste spettacolari della parte sommitale, che spaziano su gran parte delle Alpi Giulie Orientali, le vicine Caravanche e i più lontani Alti Tauri con i loro bianchi ghiacciai. Si tratta quindi di una gita interessantissima, non difficile e neanche troppo faticosa.



Carta Kompass - le frecce nere indicano i sentieri e il verso percorso




Dati dell'Escursione



Data: 31 agosto 2019
Partenza: Kranjska Gora, 800 m
Arrivo: Planica, 930 metri
Punto più alto: vetta del Ciprnik, 1745 metri 
Dislivello totale: 1000 metri circa
Tempo impiegato4 h 15 min circa (incluse soste) - da Kranjska Gora (800 m) ai laghi di Jasna (830 m) 20 min; da Jasna al Mojčin dom (1555 metri) 1 h 20 min; dal Mojčin dom al Ciprnik (1745 m) 50 min; dal Ciprnik a Planica (930 m) 1 h 30 min.
Sviluppo del percorsocirca 11 Km
DifficoltàEE - non si tratta di un sentiero molto difficile, ma presenta tratti dove fare attenzione. In alcune sezioni è infatti esposto e comunque è spesso scosceso e scivoloso. Può essere impegnativo per i principianti meno spigliati.
Attrezzatura: Scarpe da montagna.




Nessun commento:

Posta un commento