Altra bella salita di allenamento - in velocità - da Fonte Cerreto al rifugio Duca degli Abruzzi e ritorno...
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(Fonte Cerreto - L'Aquila - 27 luglio 2019) - Un classico itinerario "sportivo", ottimo per l'allenamento ad escursioni più lunghe ed impegnative, è senz'altro il percorso del Km Verticale del Gran Sasso. Parto quindi poco prima delle 8 da Fonte Cerreto (1130) e prendo il sentiero segnato che risale al di sotto dei piloni della funivia, per i cosidetti Valloni.
Lungo il tracciato della Funivia |
Il percorso è quasi tutto al sole e purtroppo la giornata è molto calda: inizio a sprizzare sudore da tutti i pori ma non desisto nel mio passo svelto.
Arrivato alla vecchia stazione intermedia della funivia, faccio una breve sosta per abbeverarmi. Pochissimi minuti e sono di nuovo in marcia.
Provo anche a corricchiare nei brevi tratti in piano o leggera salita, ma le gambe sono pesantissime. La cosa peggiore, però, è il sudore che, mescolato al filtro solare, mi cola dalla fronte negli occhi, causando un bruciore fortissimo che mi impedisce di vedere bene per alcuni minuti.
Salendo per i valloni |
Dopo la stazione intermedia, posta più o meno a metà percorso, mollo un po' il ritmo, pur continuando a salire con una certa intensità e per il percorso più diretto, quello per la massima pendenza che taglia i numerosi tornanti.
Un ultimo tratto a pendenza più contenuta, traversa sotto l'ultimo pendio e conduce al piazzale dell'Albergo (2135) e all'arrivo delle funivia, dove mi faccio una copiosa bevuta rinfrescante e mi ristoro un po'.
Dopo pochi minuti riprendo comunque a salire per il sentierino che porta al rif. Duca degli Abruzzi (2388).
Il ritmo è meno indiavolato, ma pur sempre intenso, almeno per le mie possibilità.
Una ventina di minuti e sono al rifugio, da dove posso godere del meraviglioso belvedere.
Lungo la cresta della Portella, verso Intermesoli e Corvo |
Qui la sosta è un po' più lunga, per via del panorama e delle doverose fotografie da scattare. Riprendo comunque in breve ad andare, correndo per la cresta della Portella, camminando dove si fa più ripida.
Corno Grande |
Supero qualche escursionista e, per una discesina breve e un po' impervia, raggiungo il passo della Portella (2260): altra brevissima sosta e posso ripartire.
Pizzo Cefalone |
Passo della Portella |
Dal passo della Portella, sfrutto il comodo e poco pendente sentiero che ripora verso Campo Imperatore: qui si può correre tranquillamente, eccetto quando si incrociano le persone che salgono, ovviamente. In pochissimi minuti arrivo quindi al passo del Lupo (2150). Da qui inizia il tratto di discesa ripida: lo percorro correndo, poi devo frenare e camminare in un non breve tratto, più ripido e soprattutto dal fondo molto scivoloso, dove, a dire il vero, fatico a non scivolare anche camminando.
Passo del Lupo |
Passato questo tratto poco piacevole, il sentiero diviene nuovamente corribile e io corro. Corro, corro, certo non veloce, ma mi fermo solo al classico punto di sosta: la preziosa Fonte della Portella (2015), dove mi abbevero alla sua gelida acqua. Da qui riprendo a correre e, mano a mano che scendo e che il sentiero si fa più largo e meno pendente, riesco tenere ritmi più veloci, ma sempre relativamente lenti vista la mia scarsa abitudine e attitudine alla corsa su forti pendenze.
Fonte della Portella |
Gli ultimi chilometri, su sterrata e poi asfalto, mi riportano al piazzale di Fonte Cerreto: soddisfatto della gita e dell'allenamento concluso.
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