Il primo approccio invernale alla montagna è, come da tradizione, sull'amato Terminillo...
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(Rifugio Angelo Sebastiani, Terminillo, 22 dicembre 2018) - Quasi sempre, da anni, le prime piccozzate e ramponate alla neve le do sul Terminillo, la piccola grande montagna che, per gli alpinisti del versante tirrenico del centro-italia, è un'ineguagliabile palestra di alpinismo invernale.
Per non smentirci dunque, io e Luca, percorriamo la Salaria fino a Rieti e, da qui, su al rifugio Sebastiani, a 1810 metri, dove una lunga fila di macchine parcheggiate ci preannuncia che la nostra escursione non sarà propriamente in ambiente solitario...
Il versante est del Terminillo |
Appena usciti dalla macchina, capiamo subito che la neve è in condizioni molto buone: è durissima, nonostante la temperatura non sia particolarmente bassa, bisogna indossare i ramponi già nel parcheggio!
Una neve così dura e ghiacciata, chiaramente, è più impegnativa di una molle, ma affatica molto meno il cammino, in quanto non si sprofonda ad ogni passo.
Certo, stare in equilibrio sulle punte frontali dei ramponi stanca molto i polpacci, ma la scalata diventa sicuramente più interessante e di soddisfazione.
Una neve così dura e ghiacciata, chiaramente, è più impegnativa di una molle, ma affatica molto meno il cammino, in quanto non si sprofonda ad ogni passo.
Certo, stare in equilibrio sulle punte frontali dei ramponi stanca molto i polpacci, ma la scalata diventa sicuramente più interessante e di soddisfazione.
Avvicinandoci al Terminillo |
Come già detto, nelle giornate invernali di bel tempo, il Terminillo è affollatissimo di alpinisti: questo per la facilità di accesso, il relativamente basso pericolo di valanghe (per lo meno rispetto ad altri posti), la disponibilità di itinerari di ogni difficoltà (soprattutto facili), il poco dislivello e la brevità degli itinerari che portano sulla cima e che, da qui, riportano a valle! L'ideale, quindi, per iniziare la stagione.
E' sicuramente anche per questi motivi che ci ritroviamo in mezzo a decine e decine di persone che vogliono anche loro salire. In particolare, sull'itinerario che abbiamo scelto, ovvero il canale dell'Orsacchiotta, ci sono tre cordate che procedono dinnanzi, accanto e dietro di noi. La cosa non è che mi entusiasmi molto: preferirei non avere altra gente sopra di me, e in particolare legata in cordata; l'accidentale scivolata di uno, potrebbe con ogni probabilità coinvolgere anche chi sta sotto...
All'attacco del canale dell'Orsacchiotta, molto affollato! |
Staremo ancora più attenti e cercheremo di passare davanti, senza ovviamente stancarci troppo e compiere manovre pericolose.
Luca forza quindi un po' il passo e, un po' alla volta, superiamo tutte le cordate che ci precedono. Nonostante l'atmosfera da fiera paesana, riusciamo comunque a godere dell'ambiente suggestivo e del panorama che offre quest'angolo di montagna.
Luca forza quindi un po' il passo e, un po' alla volta, superiamo tutte le cordate che ci precedono. Nonostante l'atmosfera da fiera paesana, riusciamo comunque a godere dell'ambiente suggestivo e del panorama che offre quest'angolo di montagna.
Salendo nel canale dell'Orsacchiotta |
Luca impegnato su una strettoia del canale dell'Orsacchiotta |
Canale dell'Orsacchiotta |
Canale dell'Orsacchiotta |
Canale dell'Orsacchiotta |
Questa via alpinistica, che conosciamo quasi a memoria per averla percorsa forse anche una decina di volte, presenta difficoltà molto abbordabili, anche per alpinisti della domenica e fuori allenamento, come noi... Qualche tratto con inclinazione sui 50° o poco più, per una media di 40°/45°... Normalmente, non presenta tratti su roccia e il ghiaccio è presente in pochi brevissimi tratti. Oggi c'è una neve bella dura, che dà più gusto alla salita senza impegnare troppo.
Arrivati al termine del canale, sbuchiamo sulla panoramica cresta nord del Terminillo, da dove si apre un ampio panorama: da qui, poche centinaia di metri in moderata salita conducono alla vetta, 2216 metri.
Lungo la cresta nord del Terminillo |
Panorama dal Terminillo, verso il Gran Sasso |
Luca |
Siamo in vetta: quante volte ci sono salito, in ogni stagione e con ogni condizione metereologica. Anche di notte... Il clima oggi è molto dolce, indurrebbe a sostare: ma preferiamo proseguire e, invece di riscendere subito a valle, preferiamo allungarci verso il Terminilletto, percorrendo la panoramica cresta che lo unisce con il Terminillo. Ci incamminiamo.
Dal Terminillo al Terminilletto |
La cresta tra Terminillo e Terminilletto |
Il Terminilletto |
Ora che il sole è alto da alcune ore, la temperature è salita e la neve, soprattutto sui versanti meridionali, comincia a diventare molle. Procediamo con attenzione sulla cresta, prima in discesa, fino al passo del Cavallo, poi in salita, scavalcando uno ad uno i vari rilevi che conducono al Terminilletto. E' un percorso poco impegnativo e suggestivo, che richiede un po' di attenzione.
Luca lungo la cresta del Terminilletto |
Un passaggio suggestivo sulla cresta per il Terminilletto |
Arrivati in vetta, troviamo una sorpresa: il rifugio Rinaldi è aperto. Facciamo quindi conoscenza con il nuovo gestore, un ragazzo ospitale e simpatico che, nonostante la sua gestione non sia ancora ufficialmente iniziata, ci accoglie all'interno e ci offre un te caldo e un caffè! Ci racconta che di professione è maniscalco e utilizzerà un mulo per portare viveri e quanto serve al rifugio, tenendolo aperto nei mesi estivi e nei week-end invernali, quando le condizioni meteo lo consentono. Gli faccio veramente tanti auguri, di cuore, dato che si è scelto un'attività non facile. Sicuramente l'approccio dimostrato in questo breve incontro è quello giusto.
Panorama dal Terminilletto |
Rifugio Rinaldi al Terminilletto |
Terminate le chiacchiere col nuovo gestore, procediamo a scendere nella valle del Sole, prima per un ripido canalino, poi nella valle vera e propria. Le condizioni della neve, molto discontinue, con tratti dove si affonda molto, altri più consistenti, sassi e cespugli che si sentono sotto il manto, ci danno un po' fastidio e la discesa, sebbene breve, è faticosa e un po' penosa... Ma arriviamo presto allo sbocco della valle e alla strada asfaltata. Da qui, con breve passeggiata, di nuovo alla macchina.
Dati dell'Escursione
Data: 23 dicembre 2018
Partenza/Arrivo: Rifugio Angelo Sebastiani, 1820 metri circa
Punto più alto: cima del Terminillo, 2216 metri
Punto più alto: cima del Terminillo, 2216 metri
Rifugi: Angelo Sebastiani, Massimo Rinaldi
Dislivello totale: 600 metri circa in salita e in discesa
Tempo impiegato: 4 h circa (incluse soste) - 1 ore 45 min dal rif. Sebastiani (1820 m) alla vetta del Terminillo (2216 m); 1 h dal Terminillo alla cima del Terminilletto (2108 m); 1 h dalla cima del Terminilletto alla strada sotto valle del Sole (circa 1700 m); 20 min dalla valle del Sole al rif. Sebastiani.
Sviluppo del percorso: circa 6 Km
Attrezzatura: Scarpe da alpinismo invernale, casco, piccozza e ramponi.
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