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Avvicinamento alla Serra di Celano, per la Valle dei Curti |
La primavera è ormai arrivata, ma sulle montagne la neve è ancora abbondante... Era qualche anno che non avevamo una stagione così a lungo perturbata: non fredda, ma con molte precipitazioni.
In questi casi, scegliere la meta per una gita è sempre un po' difficile: in alta quota, con il tempo instabile e tanta neve ancora non trasformata, è sempre un po' rischioso. D'altro canto, più in basso, la neve recente, a causa delle temperature alte, non offre un buon terreno per la progressione...
Scegliamo quindi come meta il versante nord della Serra di Celano, anche conosciuta come Monte Tino: una montagna piuttosto minuta, appena 1923 metri, ma con numerose attrattive per escursionisti e alpinisti.
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Salendo nella pineta |
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La cima occidentale della Serra di Celano |
Iniziamo la salita dal bivio per S. Iona, pochi chilometri dopo Celano, lungo la strada che porta ad Ovindoli.
Si segue una sterrata che porta in breve ad una pinetina, in prossimità di una fonte.
Il cielo è molto nuvoloso, è umido e si suda abbastanza, anche perché il sentiero è piuttosto ripido.
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Pini sbruciacchiati, sullo sfondo il Fucino e i monti Simbruini |
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Risalendo verso la valle dei Curti (foto di Luca) |
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Guado del torrente Fosso dei Curti |
Vista la tanta neve in quota e le temperature primaverili, il ruscelletto del Fosso dei Curti è bello pieno e richiede un breve guado...
Superato questo piccolo ostacolo, continuiamo la nostra salita tra i magri pascoli della valle dei Curti.
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Risalendo la valle dei Curti |
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La vetta occidentale della Serra di Celano |
Verso i 1400 metri incominciamo a pestare la prima neve: man mano che saliamo di quota, lo spessore diventa rapidamente notevole e, a causa delle temperature relativamente alte della notte, che non hanno dato luogo a grandi gelate, la sua consistenza è piuttosto debole; bisogna procedere quindi, oltre che con un po' di fatica, anche con attenzione, per evitare di cadere nei buchi che il manto nevoso nasconde e che, come mi capita ad un certo punto, si aprono improvvisamente sotto i nostri piedi... Infatti ad un certo punto affondo con la gamba sinistra fino all'inguine e, se non fosse per l'aiuto di Luca, non ne sarei venuto fuori che con moooolta fatica...
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Risalendo la valle dei Curti, verso la Serra di Celano |
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Risalendo la valle dei Curti, verso la Serra di Celano |
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L'imbocco del canale Nord e gli alberi ancora in veste invernale |
Con un po' di fatica ed attenzione a dove poggiamo i piedi, arriviamo alla base della Serra. Scartiamo il proposito di salire dal canalino Del Vecchio dato che, con questa neve, occorrerebbe ancora una mezz'ora di cammino per raggiungerne l'attacco. Procediamo quindi per il canale Nord, già salito altre volte in passato.
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Luca si prepara all'ascensione |
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L'imbocco del canale Nord |
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Pinnacoli rocciosi ai bordi del canale |
La neve all'interno del canale è molto abbondante e di consistenza variabile, anche se generalmente morbida. La progressione, con queste condizioni, è tecnicamente veramente facile.
L'inizio del canalino ha un'inclinazione moderata, tra i 30° e i 40°, per aumentare un po' nei pressi di una strettoia (45°-50°)
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Verso la strettoia del canalino |
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La strettoia, inclinazione 45°-50° |
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Luca affronta la strettoia |
In queste condizioni la strettoia è assolutamente facile: Luca passa sulla sinistra del masso posto al centro del canale, io sulla destra. Con poca neve, magari ghiacciata, questo passaggio diventa invece divertente, presentando un certo interesse tecnico (come ad esempio
nel Gennaio 2010)
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Il sottoscritto nella strettoia (foto di Luca) |
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Nella strettoia (foto di Luca) |
Superato senza problemi il tratto ripido, il canale prosegue su pendenze più tranquille fino ad un punto in cui si allarga.
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Proseguiamo la salita del canale |
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C'è tantissima neve! |
Arrivati a questo "slargo", proseguiamo sulla nostra sinistra, costeggiando una paretina rocciosa. Dobbiamo procedere con cautela, dato che in prossimità della roccia si possono nascondere pericolosi "vuoti" sotto la neve...
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Si prosegue verso una paretina rocciosa a destra |
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La neve ricopre ancora abbondante i bordi del canale |
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Luca esplora la via da percorrere |
Risalito con attenzione il tratto accanto alla roccia, pieghiamo a destra per andare a prendere una paretina che porta in cresta. E' l'ultimo tratto della via ed anche uno dei più impegnativi.
In condizioni normali, di medio innevamento, superare quest'ultimo breve tratto comporterebbe l'affrontare un pendio di circa 50°-55°, con magari qualche facilissimo passaggio di misto.
Oggi, visto l'abbondante innevamento, è tutto completamente coperto dalla neve, ma ci ritroviamo ad affrontare un'insidia sicuramente peggiore del facile misto: infatti il manto nevoso, poco portante per via delle temperature costantemente alte, non regge il nostro peso e ci fa sprofondare nelle cavità nascoste tra neve e roccia, rendendo molto ardua la progressione... Con un po' di attenzione, comunque, passiamo anche questo tratto finale.
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Verso la paretina finale di uscita |
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Luca impegnato sulla paretina finale che porta in cresta |
Usciamo quindi in cresta: il tempo non è molto bello, ci sono molte nuvole che coprono i monti circostanti, ma il panorama su Celano è sempre spettacolare.
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Celano e il Fucino visti dalla cresta ovest della Serra di Celano |
Percorriamo la cresta, facendo attenzione a dove poggiamo i piedi, e in poche centinaia di metri raggiungiamo la vetta.
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La cresta occidentale, sullo sfondo il massiccio del Velino coperto dalle nubi |
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Lungo la cresta ovest, verso la vetta (foto di Luca) |
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Luca lungo la cresta ovest della Serra di Celano |
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Io in vetta, mentre suono la campanella! (foto di Luca) |
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La croce in cima alla Serra di Celano, con la campanella |
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Panorama dalla vetta della Serra di Celano, verso la cresta ovest |
Facciamo una bella sosta in vetta, dove incontriamo una coppia di persone salita dalla normale con due cani husky, poi scendiamo anche noi per la cresta orientale che porta alla sella dei Curti.
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In discesa per la cresta est |
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Vista della vetta dalla cresta est |
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Vista dei monti della Magnola |
La cresta est è piuttosto tranquilla, facilmente percorribile e, vista l'esposizione, più innevata della cresta ovest, già percorsa in salita. Nel tratto finale, rimanendo sul filo, affrontiamo qualche tratto un po' più affilato e ripido, che comunque è possibile aggirare sul lato sud.
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Le pale eoliche di Pescina viste dalla cresta della Serra |
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Lungo la cresta est, sullo sfondo il versante sud del Sirente |
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Un tratto di cresta lavorato dal vento |
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Lungo la cresta est (foto di Luca) |
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Un tratto ripido della cresta est, ma aggirabile sulla destra (sud) |
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Un tratto ripido della cresta est, ma aggirabile sulla destra (sud) |
Arriviamo in breve alla selletta dei Curti (1830 metri circa). Togliamo i ramponi, oggi francamente poco utili, e scendiamo giù per gli ampi pendii della valle dei Curti, finalmente baciati dal sole che, come si sa, predilige i belli... (anche se qualcuno dice che "
il sole bacia i brutti, ché i belli li bacian tutti".. mah! po' esse...)
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Panorama dalla selletta dei Curti |
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Luca |
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In discesa nella valle dei Curti |
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La vetta della Serra, con il canale Del Vecchio... Un giorno lo saliremo! |
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L'alta valle dei Curti finalmente scintilla al sole |
La discesa è tranquilla, sempre facendo attenzione alle cedevolezze del manto nevoso... ma scendendo più lontani dalla parete la neve sembra un po' più compatta... Per evitare il guado del torrentello, che vista l'ora sarebbe sicuramente in piena, decidiamo di attraversarlo più a monte, in un tratto in cui si supera con un semplice balzo...
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Valle dei Curti |
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Valle dei Curti, sullo sfondo la Serra di Celano e il canalino Nord, da noi appena salito |
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Valle dei Curti |
Arriviamo presto alla macchina, non prima di aver sottoposto i nostri scarponi ai più duri test di impermeabilità, ovvero: neve fradicia, acqua di torrente, fango e merda di cavallo.
Come sempre, non abbiamo ancora riposto gli zaini, che già si progettano nuove gite... a presto? Speriamo!!!
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Serra di Celano, la vetta ovest |
Dati dell'Escursione
Data: 01 Aprile 2013
Partenza: Strada Celano - Ovindoli, bivio per S. Iona (1020 metri)
Arrivo: Strada Celano - Ovindoli, bivio per S. Iona (1020 metri)
Punto più alto: Serra di Celano (1923 metri)
Rifugi: nessuno
Dislivello totale in salita: 900 metri circa
Dislivello totale in discesa: 900 metri circa
Tempi impiegati (soste comprese): Parcheggio (1020 m) - Attacco canale Nord (1650 m): 2 h; Canale Nord - vetta Serra di Celano (1923 m) 1 h 40 min; vetta - selletta dei Curti (1830 m): 1 h; selletta - parcheggio: 2 h Totale: 6 h 40 min.
Sviluppo del percorso: circa 11 Km
Difficoltà: canale Nord: PD+ neve a 45° con passaggi a 50°-55° - cresta est: F
Attrezzatura:
Scarponi da alpinismo, ramponi, piccozza, eventualmente bastoncini da escursionismo
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Percorso visto da nord-ovest |
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Tracciato del percorso e profilo altimetrico |
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Jean-Joseph-Xavier Bidauld - Vue de la ville d'Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples - museo del Louvre |
Ciao, hai la traccia? Grazie
RispondiEliminaCiao, la puoi scaricare qui:
Eliminahttps://connect.garmin.com/modern/activity/297067814