Bella gita ad anello nelle montagne della Duchessa.
(Cartore, Borgorose, Rieti, 20 luglio 2025) - Partiamo dal borgo di Cartore, in una giornata molto calda. Prendiamo la sterrata che porta all'imbocco della valle Fua e cominciamo a salire nel folto bosco misto.
Dopo aver rimontato un erto pendio e superato il caratteristico passaggio scavato nella roccia detto "Passo di Fabiano", entriamo nella stupenda faggeta della valle del Cieco, seguendo una mulattiera che sale ripida e con quasi nessuna svolta, per poi sbucare in località Le Caparnie (1700 m), dove sono i rifugi per i pastori e il bivacco Painei, che troviamo però chiuso.
Proseguiamo in direzione lago della Duchessa, fra un discreto numero di gitanti. Notiamo l'assenza delle greggi di pecore: quest'anno pare che Amerigo il pastore non sia salito. Arriviamo quindi al lago della Duchessa (1790 m), che in questa stagione non fa una bella impressione, apparendo, da vicino, più una grande pozza melmosa che un laghetto di montagna... Lo superiamo lasciandolo sulla destra e, senza segnali, prendiamo le tracce che salgono per le ghiaie, fino al vado dell'Asina (1907 m), che raggiungiamo in breve affacciandoci sulla sottostante valle Amara.
Qui, tra enormi vacche di razza marchigiana e cavalli bradi al pascolo, risaliamo, senza evidenti tracce né segnali di alcuna sorta se non qualche raro ometto di sassi, la cresta del Murolungo, erbosa e panoramica, che ci conduce, con un po' di sforzo, all'anticima denominata Cima Zis (2130 m).
Dopo una breve sosta, proseguiamo: il filo di cresta è difficilmente percorribile, le tracce di sentiero passano in traverso qualche decina di metri più in basso, sul versante che scende verso la valle del Cieco. Scendiamo quindi, cercando un po' l'itinerario tra le rocce, fino a giungere su un sentierino. Lo percorriamo per un po' finché le tracce, confortate da qualche raro ometto di pietra, ci portano a risalire un ripidissimo canale erboso, fra grandi pilastri di calcare. Finalmente, accolti da una coppia di grifoni che ci planano attorno, usciamo nei pressi della cima del monte Morrone (2141 m), che raggiungiamo in breve e con grande soddisfazione. Siamo soli.
Dopo la meritata pausa, riprendiamo il cammino a ritroso. Ripercorriamo l'itinerario fino a raggiungere un punto della cresta in cui è abbastanza facile scendere verso la valle di Cesa. Attraversiamo così i magri pascoli, qua e là punteggiati da macchie di ginepri, fino a giungere al costone che divide la valle Cesa dalla valle del Cieco. Ambiente solitario, intatto e panoramico. Arriviamo dunque ad intercettare la sterrata della valle di Cesa, che imbocchiamo e per la quale cominciamo a scendere, piuttosto ripidamente. Una svolta dopo l'altra, anche qui tra bei boschi, raggiungiamo il caldo fondovalle e la sterrata seguita questa mattina. In pochi minuti siamo di nuovo a Cartore.
Commento finale
Bella gita ad anello nel cuore dei Monti della Duchessa. Poco frequentata nella seconda parte (tra il lago della Duchessa, la cima del Murolungo e Cartore), offre ampissimi panorami e, dalla cresta del Murolungo, una stupenda visione del lago e del massiccio del Velino. Abbastanza lunga ma non eccessivamente faticosa, richiede comunque un po' di allenamento e un po' di esperienza dato che nella parte centrale, pur con orientamento facile, si svolge su un percorso poco o per nulla segnato e non sempre del tutto evidente sul terreno.
Dati dell'Escursione
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