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(Cartore, Rieti, 29 giugno 2021) - Arriviamo a Cartore di buon mattino: sono da poco passate le 7.30 e già siamo in cammino. Con il caro amico Marco, percorriamo di buon passo la sterrata che conduce a Bocca di Teve, nell'aria che è già mite nonostante l'ora. Passiamo nello stretto e scuro intaglio che segna l'inizio del lungo vallone di Teve, nel fitto bosco di latifoglie, chiusi tra alte pareti rocciose. L'aria calda si è infilata anche qui dentro dove anche in estate normalmente regna il fresco.
La parete sud del Murolungo |
Nei boschi della valle di Teve |
Il percorso è regolare, forse un po' monotono, ma è una vera immersione nel verde del bosco. Si passano un paio di radure, con una salita piuttosto regolare, lunga ma mai troppo faticosa.
Arrivati a Capo di Teve (1650 m) il bosco lascia spazio ai pascoli e il panorama si apre sulle spettacolari vette che ci circondano, la maggior parte delle quali supera i duemila metri.
Qui decidiamo come proseguire l'escursione: non volendo esagerare, visto il caldo e visto che è la prima gita della stagione, scegliamo una meta mediamente impegnativa: proseguiremo per il vallone fino al suo termine, alla cima del Bicchero.
Da Capo di Teve, vista sul Murolungo e Cimata di Macchia Triste |
Man mano che saliamo l'ambiente si fa più selvaggio, con i dirupati versanti nord del massiccio del Velino che si mostrano in tutta la loro magnificenza. Seguiamo il sentierino, non sempre nettamente tracciato, ma non ci sono grandi problemi di orientamento, dato che comunque dobbiamo risalire il vallone per intero.
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Monte Velino |
Fioriture di botton d'oro nei pressi del passo del Bicchero |
Dopo aver piegato sulla sinistra e attraversato dei canalini ghiaiosi, arriviamo ai prati che portano al colle del Bicchero, dove pascolano numerosi cavalli bradi. Prima di giungere alla sella, pieghiamo alla nostra destra e seguiamo la cresta che, in non molto, ci porta alla vetta del Monte Bicchero (2156 m)
La vetta del Velino |
Dopo qualche foto di rito e un piccolo spuntino, decidiamo di tornare: da qui si potrebbe continuare per il Cafornia e il Velino, ma per oggi ci va bene così. Ripercorriamo quindi il percorso fatto in salita, con qualche non voluta deviazione...
Valle Majelama |
Versante nord del Costognillo (credo) |
Scendendo in val di Teve |
La valle di Teve |
Presso Cartore |
La lunghezza dell'itinerario e il caldo, ci mettono un po' alla prova, soprattutto nell'ultimo tratto del vallone di Teve, quando l'uscita dalla Bocca di Teve sembra non arrivare mai... Una volta fuori dalla forra finale, percorriamo gli assolati campi di Cartore fino al parcheggio e alla bella fontana dove terminiamo la giornata rinfrescandoci!
Commento finale
Bella gita che attraversa un luogo piuttosto intatto, quasi mai affollato e dall'aspetto selvaggio e suggestivo. Richiede un po' di allenamento perché molto lunga, ma non è eccessivamente faticosa dato che non è mai troppo ripida.
Dati dell'Escursione
Data: 29 Giugno 2021
Partenza/Arrivo: Cartore, 944 m
Punto più alto: Cima del Bicchero, 2156 m
Rifugi: nessuno
Dislivello totale: 1250 metri in salita e discesa
Tempo impiegato: 6 h circa (incluse soste) - da Cartore (950 m) al Capo di Teve (1650 m): 1 h 40 min; da Capo di Teve a monte Bicchero (2154 m): 1 h 20 min; dal monte Bicchero a Cartore: 3 h
Sviluppo del percorso: circa 21 Km
Difficoltà: E - percorso semplice e adatto a tutti, a patto che siano allenati o comunque abbastanza resistenti per percorrere tanti chilometri in montagna.
Attrezzatura: Scarpe da montagna.
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