Una intensa escursione sulla terza montagna più alta del massiccio del Gran Sasso.
(Campo Imperatore, L'Aquila, 11 luglio 2020) - Il grande afflusso turistico sul Gran Sasso, ogni anno più imponente, ha portato l'amministrazione comunale dell'Aquila a porre in atto delle novità: pagamento di un pedaggio/sosta per tutte le auto che vogliono proseguire oltre la partenza della seggiovia
Le Fontari e apertura estiva della stessa. Pare poi che anche il biglietto della funivia sia stato sensibilmente ridotto di prezzo... Fatto sta che, già prima delle 9 del mattino, il piazzale di Campo Imperatore è colmo di macchine e centinaia di escursionisti si stanno già sparpagliando per le valli, creste e vette del Gran Sasso.
Con il caro amico Stefano decidiamo di dirigerci verso il Pizzo d'Intermesoli, una rude montagna certo meno inflazionata dei vari Corni Grandi e Piccoli, Pizzo Cefalone, monte Aquila e compagnia cantante.
Il buon Stefano ha in testa una
insana (per i comuni camminatori) idea: percorrere quest'aspro itinerario con le
FiveFingers, le sottilissime scarpe/guanto che permettono di camminare
quasi-come-a-piedi-nudi. Le sue spesse piante sono ovviamente ben allenate e incallite da anni di esercizio in pianura, ma per prudenza, nel suo zaino trovano posto un paio di calzature tradizionali...
Partiamo quindi alla volta del Gran Sasso Occidentale e, per non farci mancare nulla, passiamo subito per il rifugio Duca degli Abruzzi (2388 m), già ben affollato e il cui panorama improvviso lascia sempre deliziati...
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Nei pressi del rifugio Duca degli Abruzzi |
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In cammino verso il passo della Portella |
Proseguiamo lungo la bella dorsale della Portella, verso l'omonimo passo, che raggiungiamo in poco tempo. Da qui, un altro breve tratto a mezza costa, fino a raggiungere il filo di cresta intorno alla quota 2320 m da dove una buona, ma ripida, traccia di sentiero scende su ghiaie verso il fondo della conca posta sotto la parete est di Pizzo Cefalone.
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Scendendo alla conca del Cefalone, sullo sfondo pizzo Intermesoli |
In questa prima ripida e ghiaiosissima discesa, i guanti podalici del dott. Marchi se la cavano più che egregiamente, ed egli discende leggero come un camoscio, tra i sassetti aguzzi e la flora alpino-appenninica!
Intorno ad una quota di circa 2000 m, il sentiero comincia a risalire in costa, propria sotto le strapiombanti rocce della est del Cefalone. Superiamo in scioltezza un paio di comitive che ci precedono: neanche da dire che le calzature del mio amico suscitano: interesse, ammirazione, riprovazione, scetticismo ed entusiasmo! tra le genti che le osservano.
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Sul fondo della conca del Cefalone, sotto la parete Est |
Dopo aver scavalcato una propaggine del pizzo Cefalone che si dirama verso Campo Pericoli, affrontiamo l'ultima breve ma ripida salita, che ci conduce alla sella del Cefalone (2320 m), da dove godiamo di un affaccio spettacolare sulla selvaggia valle del Venacquaro.
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Verso la sella dei Grilli, il Pizzo d'Intermesoli sullo sfondo |
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Dalla sella del Cefalone, verso la sella dei Grilli |
Da qui, il sentierino prosegue su grassi prati, più o meno in cresta, fino alla idilliaca sella dei Grilli (2220 m), proprio sotto il pendio finale che conduce alla nostra meta, il Pizzo d'Intermesoli.
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La sella dei Grilli e il versante Sud del Pizzo d'Intermesoli |
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Sella dei Grilli e i due Corni |
Il clima è piacevolissimo: niente vento, tanto sole e non troppo caldo. Sulla cima bivacca un gruppetto di persone, subito interessatissime alle strane "scarpe" di Stefanuzzo...
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Monte Corvo dalla vetta dell'Intermesoli |
La sosta è prolungata, e dopo almeno 20 minuti trascorsi a bearci del bel panorama riprendiamo il percorso già fatto, questa volta però in discesa. Nel salire abbiamo incontrato 3 persone che scendevano e 4 in cima; ora, mentre scendiamo, decine e decine di persone sono in cammino lungo questi inospitali pendii! Veramente stupefacente trovare così tanta gente su una montagna che, un tempo, era poco frequentata... Figurarsi cosa ci sarà sul Corno Grande!
Facciamo quindi attenzione a non smuovere sassi che potrebbero colpire i tanti escursionisti che sono sotto di noi, e senza grossi problemi raggiungiamo nuovamente la sella dei Grilli.
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Scendendo da Pizzo Intermesoli alla sella dei Grilli |
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Scendendo da Pizzo Intermesoli alla sella dei Grilli |
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Da sella dei Grilli verso lo Scrimone del Corno Grande |
Giunti alla sella dei Grilli non ci fermiamo molto: giusto qualche minuto per bere e scattare fotografie. Decidiamo di scendere in
Val Maone per poi risalire da lì, attraverso Campo Pericoli, al passo della Portella. Anche qui l'ambiente è molto bello e molto meno affollato rispetto ai posti attraversati fino ad ora.
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Scendendo in Val Maone |
Poco prima di raggiungere il fondo della Val Maone, seguiamo un sentierino che attraversa, senza perdere quota, sotto i pendii erbosi alla nostra destra, fino a raggiungere le verdissime
Capanne (1950 m), dove anticamente era uno stazzo di pastori, di cui rimangono ancora alcuni ripari costruiti in pietra a secco. Qui facciamo una pausa un po' più lunga. Ora ci attende l'ultima vera salita della giornata: bisogna attraversare la parte occidentale di
Campo Pericoli e prendere il ghiaione che scende dal Passo della Portella. Io, molto fuori forma, faccio una gran fatica a raggiungere il passo, una fatica come da tempo non mi capitava. Raggiunto il valico con gran sollievo, sostiamo un po' per mangiare qualcosina.
Dal passo della Portella, non ci resta che ripercorrere il comodo sentierino in costa che, oltrepassato il
Passo del Lupo (2156 m), ci riconduce al piazzale dell'Albergo di Campo Imperatore, dove termina la nostra bella gita.
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Pizzo d'Intermesoli visto dalle Capanne in Val Maone |
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Natural-walking a Campo Pericoli :-) |
Commento finale
Il Pizzo d'Intermesoli è una montagna che, per l'Appennino, è eccezionale: alta più di 2600 metri, selvaggia, isolata, con pilastri rocciosi imponenti sul versante della Val Maone. Un tempo era forse un po' trascurata dagli escursionisti per la vicinanza ai due Corni, che sono montagne fuori categoria per l'Appennino. In questa gita ho riscontrato che oggi è divenuta una meta molto frequentata e questo forse è un po' un peccato per i veri amanti della montagna...
Dati dell'Escursione
Data: 11 luglio 2020
Partenza/Arrivo: Albergo di Campo Imperatore, 2130 m
Punto più alto: vetta di Pizzo d'Intermesoli, 2635 metri
Dislivello totale: 1200 metri circa
Tempo impiegato: 6 h circa (incluse soste) - dal parcheggio (2130 m) alla sella dei Grilli (2220 m) per la conca e la sella del Cefalone (2320 m) 1 ora 55 min; dalla sella dei Grilli alla vetta del Pizzo d'Intermesoli (2635 metri) 40 min; dalla vetta alle Capanne in Val Maone (1950 m) 1 ora 10 min; dalle Capanne al parcheggio per il passo della Portella (2260 m) e il passo del Lupo (2155): 30 min
Sviluppo del percorso: circa 14,8 Km
Difficoltà:
EE - la parte più impegnativa è quella tra la sella dei Grilli e la vetta: si tratta di pendii molto ripidi e instabili e passaggi per brevi canalini rocciosi, facili ma molto friabili. Mi è parso comunque che il tracciato sia stato molto migliorato (più facile e sicuro) dall'ultima volta che lo percorsi nel 2012.
Attrezzatura: Scarpe da montagna necessarie!(Tranne che per Stefano... 😉)
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