Dopo l'uscita al monte Moneta, proseguo a ricercare insieme a Luca un po' della (scarsa) capacità arrampicatoria che possedevamo fino a qualche anno fa, sempre nell'ottica di una maggiore sicurezza e divertimento nelle uscite montane.
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(Guadagnolo, Roma, 20 giugno 2015) - Questa volta la meta è la bella falesia di Monte Guadagnolo, cima più alta dei monti Prenestini (1215 m), che ospita il paese più alto della provincia di Roma. In questa stagione ormai calda è forse l'unico sito di arrampicata frequentabile senza versare litri di sudore o finire arrostiti dal sole rovente, perlomeno al mattino, quando le pareti sono ancora in ombra.
Il panorama che si gode da qui è molto ampio e bello: si estende dai verdi pascoli della vallata sottostante fino ai quartieri più orientali della Capitale, verso il lontano orizzonte.
La roccia è particolare, diversa da quelle delle altre falesie laziali: pilastri di calcare bianco stratificato e lisciato dalle piogge, che richiedono uno stile di arrampicata diverso dalla roccia molto lavorata, tagliente e piena di buchetti delle falesie pontine. Un bel blog in cui sono illustrate tutte le vie di roccia è il seguente: arrampicareaguadagnolo.wordpress.com.
In questa uscita, insieme a Luca, ci siamo esercitati sulla via Paola, lunga 32 metri e di un grado (5b) per noi non facile, ma nemmeno troppo impegnativo; tre salite per complessivi 95 metri, comprensive di corda doppia, recupero del secondo dalla sosta e discesa per la via normale!
Di seguito qualche foto di questa divertente e appagante mattinata arrampicatoria.
Discesa in doppia dalla via Paola |
Luca contempla le pareti |
Altra cordata in doppia sulla via accanto (I Gheppi) |
Luca mi recupera dalla sosta |
Salendo l'ultimo tratto della via Paola, vista verso le antenne di Guadagnolo |
Si scende a piedi! |
La bella Paola, una via tra le più divertenti e di soddisfazione tra quelle fatte in falesia. Ricordo ce n'era una accanto, che si fa mi sembra spaccando all'interno di un bel dietro, con delle ottime prese sulla caretteristica roccia stratificata di Guadagnolo.
RispondiEliminaMa la mia preferita resta la bellissima Sirtaki, lunga e soprattutto la parte bassa, mica tanto semplice!
Caro Ren, ti ricordi qualche anno fa appesi sullo Spigolone vedemmo passare le Frecce Tricolori?!
Complimenti per la scelta e per come avete deciso di viverla, come dici sarà stato divertente e di grande soddisfazione.
La prossima settimana sarò in vacanza ma dal secondo weekend di luglio almeno per un'uscita sarò dei vostro, Ren comincia a pensare a qualcosa di grandioso!!!
Ciao cari amici alpinisti
Leo
Caro Leo, hai un'ottima memoria! La via con un passo in spaccata è "I Gheppi", un po' più facile della "Paola". E ricordi bene anche "Sirtaki", abbastanza tecnica nella parte iniziale... Ricorderai, penso, anche i molti temporali presi nei pomeriggi di tarda primavera, che una volta ti colsero nel bel mezzo di una via (per noi) difficile (forse il "Martello"?).
EliminaPer la seconda metà di luglio Luca ha intenzioni serie: una bella gira articolata tra le crode del Corno Grande, tra vette, terrazzini e forchette... Ti dice niente?
Forchetta Gualerzi, terrazzo e poi sulla centrale?
RispondiEliminaPerchè no!
Fatemi sapere.
Non proprio, ma qualcosa di simile. Ti faremo sicuramente sapere.
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