Giulio impegnato nella parte mediana del canale dell'Orsacchiotta |
Quando la neve torna ad imbiancare le cime appenniniche, è ora di tirare fuori piccozze e ramponi!
E per inaugurare la stagione, cosa c'è di meglio del classico, facile, ma sempre divertente canalino dell'Orsacchiotta al Terminillo?
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Ebbene sì, per un alpinista della domenica, scarsone come me, questo è un itinerario ideale per riprendere confidenza con l'ambiente invernale.
Il canale è ben noto agli appassionati dell'Italia Centrale, l'ho percorso tante volte e già descritto su questo blog: quindi non mi dilungherò troppo.
(Terminillo, rif. Sebastiani, 28 dicembre 2013) - Con Luca e Giulio, i miei amici caiani di mille avventure, raggiungo il rif. Sebastiani ai piedi della nostra amata "montagnola". Il clima è piuttosto mite per la stagione. Al suolo un sottile strato di neve fresca. Il cielo è sereno, la neve non è tanta, ma ideale per le salite di facile alpinismo che tanto ci piacciono...
Dopo il doveroso saluto a Maurizio, gestore del rifugio, cominciamo a salire, senza fretta, verso la sella di Leonessa. La neve è duretta: abbiamo indossato i ramponi già dal parcheggio del rifugio, che non si sa mai...
In partenza dal rifugio Sebastiani |
Il cielo e la neve del Terminillo |
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La classica immagine del versante orientale del Terminillo dalla sella di Leonessa |
Oltrepassato il gobbone della morena, residuo della glaciazione Würm, attacchiamo decisi, ma con calma, chè è piuttosto ripido, l'imbocco del canale, con il giovane Giulio che batte traccia.
Giulio in marcia, nei pressi della sella di Leonessa |
Attacchiamo l'imbocco del canalino dell'Orsacchiotta |
Traversando alla base del canale dell'Orsacchiotta |
Luca alla base del canale dell'Orsacchiotta |
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Alla base del canale dell'Orsacchiotta: alle spalle si vede chiaramente la morena, residuo dell'antico ghiacciaio |
Si comincia a risalire verso il canale dell'Orsacchiotta |
La neve è molto "buona": nel senso che è sicura, non troppo fonda e molla, ma nemmeno molto tecnica: non c'è traccia di ghiaccio.
Il canale dell'Orsacchiotta |
Scambio di foto con Giulio, prima di una strettoia a metà canale |
Una bella strettoia a metà canale, sui 50° di inclinazione |
Passiamo una prima strettoia, molto suggestiva e divertente, con qualche tratto a pendenza un po' sostenuta (50° circa).
L'ambiente è molto bello, seppure tutto è relativamente facile: manca solo lo scivolo finale che porta ad uscire in cresta, come sempre interessante e di soddisfazione.
Luca affronta la strettoia |
Luca appena uscito dalla strettoia |
Nel "cuore" dell'Orsacchiotta... |
Verso l'uscita |
Gli ultimi metri di canale |
L'uscita in cresta |
Luca aspetta il suo turno |
Le ultime decine di metri del canalino dell'Orsacchiotta, che portano alla cresta del Terminillo, sono sempre assai piacevoli e, per i novellini, alquanto entusiasmanti: l'inclinazione del pendio non è banale (oltre i 50°/55°), la neve di solito ben compatta per effetto del vento e il pendio è stretto tra due speroncini di roccia. Il passaggio dall'ambiente chiuso del canale ai vasti panorami che si aprono dalla cresta, poi, lascia sempre piacevolmente sorpresi e ti si allarga il cuore...
All'uscita in cresta, panorama verso est: monti della Laga e massiccio del Gran Sasso |
Il canale centrale |
Compagni d'avventura |
La cresta Sassetelli |
In vetta c'è un bel po' di gente: altri scalatori ed un bel gruppo di scialpinisti. Non sostiamo più di tanto, sia perché c'è un po' di vento, ma soprattutto perché abbiamo prenotato il pranzo giù al Sebastiani e cominciamo a sentire qualche languorino...
Per la discesa affrontiamo il classicissimo canale Centrale.
In discesa nel canale Centrale |
In discesa nel canale Centrale |
Un'occhiata al canalino Venditelli-Casoli... |
Come (quasi) sempre, dal Centrale si scende velocemente e senza problemi. Visto che siamo "in zona", effettuiamo una leggera deviazione per curiosare tra gli anfratti della zona alla destra idrografica del Centrale, in prospettiva di qualche, per noi, nuova futura salita...
Giungiamo dunque al rif. Sebastiani, dove ci gustiamo un bel pranzetto e ci dirigiamo verso Roma!
Ci attende però, (quasi) inaspettata, la parte più impegnativa della giornata: per uscire dal parcheggio del Sebastiani, dobbiamo montare una catena da neve per percorrere 15 metri di strada ghiacciata in leggera salita...!
Commento finale
Come sempre, questa escursione alpinistica è fonte di soddisfazione anche se percorsa più volte ed è l'ideale per riprendere confidenza con le salite invernali, quanto meno per chi, come me, non ha grandi ambizioni e capacità tecniche. Nel giorno in cui l'abbiamo effettuata (28.12.2013) l'innevamento, pur sotto la media, era pienamente sufficiente per una salita divertente, sicura e senza problemi.
Dati dell'Escursione
Data: 28 Dicembre 2013
Partenza: rifugio Sebastiani, 1810 metri
Partenza: rifugio Sebastiani, 1810 metri
Arrivo: Monte Terminillo, 2216 metri
Punto più alto: Monte Terminillo, 2216 metri
Rifugi: rifugio Sebastiani, 1810 metri
Dislivello totale in salita: 400 metri
Dislivello totale in discesa: 400 metri
Tempi impiegati (soste comprese): parcheggio - vetta Terminillo: 2 h circa (soste comprese); vetta - Rifugio Sebastiani: 1 h 30 min (soste comprese) - Totale: 3 h 30 min circa
Sviluppo del percorso: 4 Km
Attrezzatura: Scarponi da alpinismo, ramponi, almeno una piccozza, casco
Ciao Renato, con inusuale ritardo vi faccio i miei complimenti per la bella giornata in montagna, trascorsa come buoni sportivi e appassionati alpinisti. Ho visto che avete dato un'occhiata al canale Venditelli-Casoli, ho letto che in buone condizioni ha difficoltà simili al Canale che non c'è, GRANDI!!!! Fammi sapere se andate, non voglio dire che sarò dei vostri, visto che dovreste tirarmi su come un sacco, ma magari vi aspetto al ritorno. Un abbraccio Leo
RispondiEliminaCaro Leo, se dovessimo tentare il Venditelli-Casoli ti vogliamo come capocordata!!! altroché tirarti su!!!
EliminaScherzi a parte, mi pare di aver letto che senza un abbondante innevamento comporta dei passaggi su roccia intorno al III quindi... prudenza!