La nebbia, che va e viene, cambia la percezione del paesaggio e rende misteriosi i luoghi più noti, facendoti credere di essere dove non sei e di non essere dove sei...
(Terminillo, Rieti, 13 gennaio 2018) - La mattina inizia soleggiata sul centro d'Italia, e nel cielo blu si nota soltanto
un'unica grande nuvola. Purtroppo è incollata proprio al versante orientale del Terminillo, nostra meta di oggi...
La notte passata ha fatto pochi centimetri di neve e, per evitare la fatica e il disagio di montare le catene, lasciamo la macchina all'altezza della
Valle del Sole: poco male, allungheremo un po' l'escursione...
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Vista sulla valle del Sole |
Ci incamminiamo immersi in un'aria umida e fredda, che ci fa venire qualche brivido. Dopo una ventina di minuti, attenti a non scivolare sul fondo ghiacciato della strada, giungiamo al
rifugio Sebastiani, dove entriamo per scaldarci un po' e fare quattro chiacchiere con i gestori. Fuori è
tutto bianco e la montagna
non si vede.
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Rifornimento per il lungo inverno |
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Rifugio Sebastiani |
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Come in sogno, appaiono le montagne |
Come immersi in una tazza di latte, proseguiamo il nostro cammino. In casi come questo, in cui
non si vede praticamente
NIENTE, è preferibile scegliere vie ben conosciute e semplici: optiamo per il
canalino dell'Orsacchiotta, itinerario da noi ripetuto innumerevoli volte...
Nel candore più assoluto, orientandoci con difficoltà e seguendo tracce di altri alpinisti nella neve, giungiamo ai piedi di un pendio che,
ci pare d'indovinare, è quello che scende dal canale che desideriamo risalire.
Cominciamo l'ascesa: tra la nebbia, ogni tanto, compare qualche ombra, qualche sagoma di roccia e spuntone... Ma non la riconosciamo. Stiamo seguendo delle tracce fresche di alpinisti che ci hanno preceduto, ma l'ambiente in cui ci troviamo non assomiglia affatto a quello del canale su cui pensavamo di essere. Le pendenze sono però abbastanza facili e non ci preoccupa l'ipotesi di dover tornare indietro.
Proseguiamo.
Ad un certo punto, piuttosto presto rispetto a quanto atteso, il pendio si smorza su una sorta di selletta: io
ho capito, ora, dove ci troviamo. Siamo allo sbocco di un canale che parte in corrispondenza dell'Orsacchiotta, ma che invece di raggiungere la cresta nord del Terminillo, porta su una dorsale secondaria che scende dalla montagna, verso est. Ora ci troviamo al culmine di questa dorsale e non ci resta che seguirla, per raggiungere la cresta nord.
Questo itinerario,
imprevisto e non voluto, non ci dispiace più di tanto: ci dà modo di avere qualche piccola emozione in più, quel
gusto dell'avventura che, ripetendo itinerari ben conosciuti, non si ha modo di assaporare.
Giunti sulla vetta, sempre immersi in un chiarore assoluto, decidiamo di scendere per il
canale Centrale.
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Luca inizia la discesa per il Centrale |
Il canale Centrale, ingombro di neve, consente una discesa un po' faticosa ma piuttosto rilassata, in un ambiente dal fascino eccezionale reso ancora più suggestivo dalla nebbia.
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Scendendo nel canalone Centrale |
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Scendendo nel canalone Centrale |
Arrivati al fondo del canale, il fatto che l'escursione è stata fin qui breve, che non abbiamo salito la via desiderata e che la nebbia si è un po' alzata, ci invogliano a
risalire nuovamente in cima, questa volta per il
canale dell'Orsacchiotta. Ci dirigiamo quindi, senza perdere troppa quota, verso questo canalone.
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Traversando verso l'Orsacchiotta |
Questa volta non sbagliamo: rimaniamo sulla sinistra, quindi deviamo al centro del canalone, per poi piegare nuovamente a sinistra, verso la "finestrella" di uscita. Dall'ultima nevicata
non è ancora salito nessuno: Luca, davanti a me, batte la traccia per tutto il percorso.
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Canale dell'Orsacchiotta |
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Canale dell'Orsacchiotta: uscita |
Siamo saliti molte volte per questa via e la conosciamo bene:
non è difficile, soprattutto con condizioni come quelle odierne, di
tanta neve morbida che si lascia comprimere facilmente ad ogni passo. Oggi infatti la salita è solo un procedere per una
lunga e faticosa ripidissima scala... In altre condizioni, con poca neve ghiacciata, la concentrazione, l'equilibrio e lo sforzo fisico richiesti sono certamente più elevati. Oggi invece c'è solo da faticare un po',
immersi in un'atmosfera simile a quelli di certi sogni...
L'uscita dal canale alla cresta è
sempre emozionante: si passa improvvisamente dal canalone, luogo chiuso e freddo, dove la vista è naturalmente limitata, alla cresta aerea, dal vasto panorama (anche se oggi limitato dalla nebbia).
Da un mondo aspro e verticale ad uno più dolce ed orizzontale, dove ci si può finalmente rilassare dopo la tensione della salita.
Procediamo quindi per poche centinaia di metri lungo la cresta nord, fino a raggiungere,
per la seconda volta oggi, la vetta del Terminillo.
Una stretta di mano e non perdiamo altro tempo: ci dirigiamo verso ovest, avvolti nel candore delle nuvole e della neve, cercando di imboccare la cresta che scende al passo del Cavallo e alla
valle del Sole.
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Scendendo verso il passo del Cavallo |
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Passo del Cavallo e cresta del Terminilletto |
Poche difficoltà si frappongono tra noi e il passo: in breve siamo sugli ampi pendii della valle del Sole. Da qui sarà sufficiente lasciarsi portare dal pendio verso la strada e la macchina parcheggiata questa mattina.
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Scendendo al passo del Cavallo |
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La cresta del Terminilletto |
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Scendendo in valle del Sole |
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Scendendo in valle del Sole |
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Valle del Sole |
Quando si arriva alla fine di un'escursione, si provano sempre sensazioni contrastanti: c'è il
sollievo per la fine delle fatiche e delle difficoltà, ma contemporaneamente si sente già la
nostalgia della montagna, che si sta lasciando. A queste emozioni contrastanti si somma, normalmente,
l'appagamento e la
soddisfazione di aver percorso luoghi intatti e tanto diversi da quelli cui siamo abituati nella vita di tutti i giorni.
E già nasce la voglia di ripartire.
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Un'altra escursione è andata bene! |
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Riponiamo l'attrezzatura... |
Commento finale
Ennesima salita del Terminillo per il canalino dell'Orsacchiotta: le condizioni di visibilità quasi nulla non permettevano molto di più. La salita un po' alla cieca del primo canale è stata interessante, per quel piccolo gusto di mistero che ci ha saputo dare.
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La facilissima "variante" da noi salita senza volerlo |
Dati dell'Escursione
Dislivello totale: 760 metri circa
Tempo impiegato: 4 h 40 min circa (incluse soste) - 2 h 20 min da valle del Sole 1685 m alla cima del Terminillo 2216 m; 25 min discesa per il canalone Centrale ad attacco canale dell'Orsacchiotta; 54 min canale dell'Orsacchiotta fino in cima al Terminillo; 1 h dalla cima alla valle del Sole.
Sviluppo del percorso: circa 6,5 Km
Difficoltà:
PD: il canalino dell'Orsacchiotta ha un'inclinazione media intorno ai 45° con alcuni tratti un po' più ripidi in corrispondenza di alcune strettoie; l'uscita presenta un pendio di alcune decine di metri intorno ai 55°. Con poca neve può presentare alcuni brevissimi tratti di facile misto. Il canale da noi percorso senza saperlo :-) è molto facile, intorno ai 40°-45°, così come il canale Centrale. Facile anche la discesa per la valle del Sole (max 30°), con qualche breve tratto leggermente impegnativo (45°) nella discesa della cresta dal Terminillo al passo del Cavallo.
Attrezzatura: Attrezzatura minima per alpinismo invernale (casco, piccozza e ramponi).
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