domenica 23 marzo 2014

Le ultime nevi del monte Puzzillo, ovvero: sciescursionismo di metà marzo in valle del Morretano


Scendendo dal monte Puzzillo

Dopo un sacco di tempo, torno in montagna in compagnia del mitico Professor Colombi!
Scegliamo di salire sul famigerato Puzzillo, compiendo l'avvicinamento con gli sci da fondo, in modo da unire nella stessa gita escursionismo e sci...


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(Prato Agapito, Lucoli, 16 marzo 2014) - Il parcheggio di Prato Agapito (o Prato Agabito, o Prato Capito... tante sono le versioni, ma il bel prato è sempre lo stesso) è insolitamente sgombro dalla neve: in pieno inverno può essere problematico lasciare la macchina, dato che spesso i mezzi spartineve non riescono a mantenere il piazzale libero dal candido manto. Oggi, invece, di neve non ce n'è un briciolo e ci fa uno strano effetto... Portiamo quindi gli sci a spalla per diverse centinaia di metri, lungo la bella sterrata tra i faggi che si inoltra verso il bosco del Cerasolo, ansiosi di trovare una copertura sufficiente per inforcare, dopo più di un anno, le strette assi di legno con cui vorremmo scivolare, leggeri, fino al cospetto della nostra meta di giornata: il monte PUZZILLO!

Finalmente abbiamo modo di mettere gli sci
Si sale cercando di evitare i sassetti ©Foto Colombi



Nel bosco del Morretano
Il nome è un po' rustico.... molto nostrano... non suona certo come monte Cristallo o Grandes Jorasses... Ma non sottovalutate il Puzzillo! Anche questa modesta vetta, posta a poco più di un'ora d'auto dalla Megalopoli, può donare belle giornate trascorse negli spazi aperti e intense sensazioni di montagna vera.

Calzati quindi gli sci, seguo il mitico Prof e il suo fiuto particolare per la neve. Egli si aggira infatti tra i vetusti faggi, alla ricerca delle lingue di neve più consistenti, col fine di evitare sassi, rametti e terriccio.

La prima radura della valle del Morretano

Valle del Morretano

Professore soddisfatto

Sempre zigzagando tra i sassi affioranti, imbocchiamo quindi la valle del Morretano, terreno ideale, grazie alla dolce e costante pendenza, per i nostri sci da fondo. Mano a mano che si sale, lo strato nevoso aumenta di consistenza, ma il gran caldo, il sole accecante e l'umidità la fanno da padrone. La neve, che al mattino era ancora piuttosto ghiacciata, sta prendendo una consistenza molle e bagnata, non proprio l'ideale.

Franz sale con il suo passo pattinato da granfondista

Nell'alta valle Morretano

Il masso sotto il passo del Morretano

Usciti dal bosco, la valle Morretano assume un aspetto quasi alpestre: peccato la poca neve. Proseguiamo, sudando a profusione, fino alla rampa che conduca al passo. Qui, in corrispondenza di un grosso masso, teatro in passato di numerose soste mangerecce, lasciamo gli sci per proseguire, pedibus calcantibus, verso la vetta del Puzzillo, che non sarebbe raggiungibile sci-muniti sia per l'assoluta assenza di neve di questo versante, sia per la pendenza, francamente eccessiva per gli sci stretti.

Il Prof risale verso il Puzzillo

Dal passo del Morretano, vista verso la conca e la Cimata del Puzzillo 

Risalendo il pendio sud-ovest del Puzzillo, vista sul passo del Morretano, la dorsale della Torricella e il Costone
Risaliamo quindi con pazienza gli aridi pendii sudoccidentali del Puzzillo, zigzagando tra le zolle erbose, aiutati nell'orientamento da alcuni ometti di pietra. Il versante è ripido, ma piuttosto breve: in poco tempo sbuchiamo sulla cresta sommitale.

Salendo al Puzzillo, sullo sfondo la parete nord del Murolungo

Salendo al Puzzillo: la vetta triangolare, più lontana, è il Velino

Ultimi metri del Prof per raggiungere la cresta

Dalla cresta del Puzzillo, vista verso la piana di Campo Felice

Sulla cresta del Puzzillo ©Foto Colombi


Sulla cresta del Puzzillo, sullo sfondo il monte Morrone della Duchessa

Già dalla cresta il panorama è superbo: si para dinnanzi a noi il cuore selvaggio del massiccio del Velino, mentre praticamente tutti i gruppi montuosi dell'Appennino centrale sono facilmente visibili.

Panorama salendo al monte Puzzillo

I Monti della Duchessa

La valle del Puzzillo e la piramidale cima del Velino

Nei pressi della vetta del Puzzillo

Sulla vetta ardita del Puzzillo ©Foto Colombi


Francesco indica le varie vette, in particolare la Costa della Tavola, teatro anni fa di una sua solitaria "impresa" scialpinistica

Panorama dalla vetta del Puzzillo: oltre la Cimata di Puzzillo, le punte Trento e Trieste

Panorama dalla vetta del Puzzillo: in primo piano il Costone orientale, dietro svetta il Velino
Passo-passo, percorriamo il tratto di cresta quasi pianeggiante, fino ad arrivare al punto più alto, segnato da un mucchietto di pietre ed una semplice croce fatta con due legni stortignaccoli.

Da qui la vista può spaziare a 360° sulle vicine valli e dorsali, le belle foreste del settore settentrionale del Velino e, lontani, tutti i maggiori gruppi dell'Appennino.

Panorama sul gruppo del Gran Sasso occidentale

Francesco in cima al monte Puzzillo
Mangiucchiamo qualcosa nel mentre che arrivano, dal versante di Campo Felice, alcuni scialpinisti. La salita da quel lato sembra ben innevata, con un ottimo firn.

Decidiamo presto di scendere, anche perché, nonostante il caldo, spira un vento non proprio gustoso e dobbiamo giungere a Roma entro le 16.30, in barba al blocco del traffico!

In discesa, lungo la cresta del monte Puzzillo

Il Prof in posa eroica

Scendendo dal monte Puzzillo

Scendendo dal Puzzillo ©Foto Colombi


Passo del Morretano

Il versante del monte Puzzillo da cui siamo saliti e scesi
Un passo dopo l'altro, tra ispida erba e chiazze di neve marcia, giungiamo presto dove avevamo lasciato gli sci. Li inforchiamo e ci gettiamo in discesa per la valle del Morretano.

Nella valle del Morretano

Nella valle del Morretano
La neve è cotta dal sole, un po' marcetta, ma ancora sciabile senza grandissime difficoltà... riesco comunque a piantare un bel volo faccia in avanti e stendermi a mo' di pelle d'orso, in un tratto un po' stretto tra i faggi, all'inizio del bosco... Devo dire che, dopo la botta, riparto più sciolto di prima!

Scendendo di quota, la neve scarseggia sempre di più: sotto i 1700 metri bisogna fare attenzione a dove passare per non grattare le solette degli sci. In vari tratti si è obbligati a poggiare gli sci su sassi e rametti, mentre in altri preferisco toglierli e percorrere qualche metro a piedi.

Scendendo tra i faggi, ancora con una neve decente

Giunti in fondo alla valle, sulla sterrata del Cerasolo, tolgo gli sci e li fisso sullo zaino.
Il Prof invece cercherà, ancora per qualche centinaio di metri, delle lingue di neve nel bosco, per tirare avanti la sciata il più possibile! Mitico!

Giunti qui non si può sciare oltre... anche il Prof si arrende!

Franz raccoglie qualche croco per la mogliera... ROMANTICONE!
Risaliamo l'ultimo tratto fino al posteggio, spalleggiando gli sci, in un clima pienamente primaverile! La stagione invernale è chiaramente terminata.

Commento finale


La gita è stata divertente: la compagnia di Francesco, alias il Prof, alias Franz, è sempre piacevolissima.
La poca neve ha purtroppo penalizzato la sciata, soprattutto nella parte bassa: sicuramente è stata l'ultima occasione della stagione di percorrere questo itinerario con gli sci. La valle del Morretano rimane comunque un ambiente molto bello, con una faggeta tra le più interessanti della zona.
La salita in vetta al Puzzillo dona alla gita l'opportunità di godere di panorami molto suggestivi e ampi.


Dati dell'Escursione

Data: 16 marzo 2014
Partenza: parcheggio di Prato Agapito, 1610 metri
ArrivoMonte Puzzillo, 2174 metri
Punto più alto: Monte Puzzillo, 2174 metri
Rifugi: nessuno
Dislivello totale in salita: 570 metri circa
Dislivello totale in discesa: 570 metri circa
Tempi impiegati (soste comprese)parcheggio Prato Agapito - passo del Morretano: 2 h 15 min circa (soste comprese); passo del Morretano - cima monte Puzzillo: 50 min (soste comprese) - cima monte Puzzillo - passo del Puzzillo: 40 min - passo del Morretano - parcheggio prato Agapito: 1 h 35 min. Totale: 5 h 30 min circa
Sviluppo del percorso13,5 Km
Difficoltà: parte sciistica: Media-Facile (Blu), pendii mai troppo ripidi e solitamente ampi, qualche passaggio un po' stretto tra gli alberi, ma non ripido. Parte escursionistica a piedi: E+, terreno ripido, senza sentiero, ma orientamento facile anche grazie a numerosi ometti di pietra.
Attrezzatura: Sci da fondo escursionismo, scarponi da montagna.

Profilo altimetrico dell'escursione: 570 metri di dislivello e 13,5 Km di sviluppo




2 commenti:

  1. Sempre bei panorami si osservano dal Puzzillo ...
    Marco

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    Risposte
    1. Eh sì! Panorami che tu ben conosci...
      Grazie del commento

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