domenica 26 gennaio 2014

Pizzo Deta e monte Passeggio: le cime selvagge degli Ernici

Il pizzo Deta visto dalla cresta che lo congiunge al monte Passeggio
I monti Ernici, una delle catene appenniniche più interessanti e selvagge del Lazio, sono montagne da me raramente frequentate... Quale miglior occasione se non quella del mio quarantesimo genetliaco per una bella visita?

---------

(Prato di Campoli - Veroli - 14 ottobre 2013) - La località di partenza per questa gita è l'ameno Prato di Campoli, una bella ed ampia radura tra boscose montagne, raggiungibile in pochi chilometri di auto dal paese di Veroli, in provincia di Frosinone. 


In partenza da Prato di Campoli


Da Prato di Campoli, vista verso Monte Fragara e la Costa dei Fiori
La temperatura è fredda nella conca (5°C), ma il cielo è limpido e l'aria cristallina: una perfetta giornata autunnale. Non c'è nessuno a parte dei cacciatori che stanno terminando una battuta al cinghiale.
Attraversiamo il vallone fino a raggiungerne il limite settentrionale, là dove inizia un bel bosco di faggio.

Il bosco di faggio

Ciclamini
Marco e Giuliano risalgono verso il Pizzo Deta
Il terreno, finora in leggera salita, comincia a diventare più erto: si esce ogni tanto dal bosco, in belle e panoramiche radure. Attraversiamo numerosi valloni, tra bestiame brado al pascolo.

Una breve sosta in una radura con vista su Prato di Campoli

Si attraversano vasti cespugli di ginepro
Giuliano in salita verso il Pizzo Deta
Oltrepassato il limite del bosco, una traccia di sentiero molto ripido, si fa strada zigzagando tra i magri prati, verso la cresta dei monti Ernici.

Un bel cavallone bianco ci scruta incuriosito
La bella radura di Prato di Campoli

La bella radura di Prato di Campoli
Il sentiero in questo tratto è poco evidente, ma l'orientamento è facile: non dobbiamo fare altro che raggiungere il filo di cresta e dirigerci verso destra (est) per raggiungere lo svettante cucuzzolo appuntito del Pizzo Deta.

La parte sommitale dell'aspro vallone di Peschiomacello

Uno sguardo verso il monte Passeggio
Il Peschiomacello con l'anticima del Pizzo Deta sulla destra
Gli ultimi metri per raggiungere la cima sono assai panoramici: uno dei più suggestivi ambienti di montagna del Lazio ci si para davanti!

La cresta finale di Pizzo Deta
Marco e Giuliano verso la vetta di Pizzo Deta

Salendo al Pizzo Deta, panoramica verso monte Passeggio e monte Fragara
Dalla cima il panorama è esteso e molto bello, soprattutto verso la Marsica e i monti del Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise. Ottima anche la vista sul monte Viglio e sui Càntari,

La val Roveto con Civitella e, sullo sfondo, i massicci del Velino e Sirente visti dalla vetta del Pizzo Deta
Autoscatto con Giuliano e Marco

La Majella dalla vetta del Deta
Dopo una breve sosta, torniamo sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo raggiunto la cresta, ma invece di scendere verso valle, proseguiamo per la dorsale, in direzione ovest, per raggiungere il monte Passeggio, vetta meno aspra ma un po' più alta del Deta (2064 metri contro 2041).

In cammino verso il Passeggio

Cavalli bradi

Bella veduta verso il Pizzo Deta
Prima di giungere al monte Passeggio, si oltrepassa un'altra modesta cima, il monte Fragara.
La cresta è piacevole e ariosa, il sole molto caldo e non tira vento: cosa volere di più da un'escursione appenninica autunnale!?

Un bel passaggio tra le rocce, tra il Fragara e il Passeggio

Vista verso ovest

Marco e Giuliano raggiungono la cima del Passeggio
Anche il monte Passeggio è molto panoramico, forse anche più del Pizzo Deta. Ci godiamo un po' il bel sole, scattiamo qualche foto e ci rifocilliamo con qualche vivanda...

Vista ravvicinata dei monti Càntari e del Viglio, mentre, lontano tra la foschia, si intravvede il Terminillo


Tra le rocce spuntano... due corna!

Un bel capo di razza marchigiana si gode l'aria fina dei 2000 metri!

Siccome il tempo stringe e dobbiamo essere a Roma per il primo pomeriggio, invece di completare un anello ritorniamo per la via di salita.

In discesa dal monte Passeggio

Panoramica monte Passeggio

La radura di Prato di Campoli, circondata dalle foreste degli Ernici

La discesa non presenta sorprese: ricalchiamo i nostri passi fino al bivio per il Deta, ma invece di risalire alla bella cima, scendiamo verso valle. In questo modo siamo in poco tempo di nuovo in fondo al bell'anfiteatro di Prato di Campoli, tra mandrie di cavalli e vacche al pascolo

Un ultimo sguardo alla cresta dei monti Ernici

Le déjeuner sur l'herbe

Ciclamini

I pascoli di Prato di Campoli

Commento finale

Escursione varia e interessante: queste montagne sono molto belle, tra le più interessanti dell'Appennino laziale e meritano sicuramente di essere visitate. L'itinerario non è troppo faticoso ed è discretamente segnalato: bisogna fare solo un po' di attenzione in qualche punto dove i segnavia non sono molto evidenti, ma l'orientamento è facile. Difficoltà tecniche non ce ne sono, è una semplice camminata su terreno di montagna. Sicuramente da consigliare!


Dati dell'Escursione


Data: 14 ottobre 2013
Partenza: parcheggio di Prato di Campoli - Veroli - Fr (1143 metri)
Arrivo: parcheggio di Prato di Campoli - Veroli - Fr  (1143 metri)
Punto più alto: Monte Passeggio (2064 metri)
Rifugi:  nessuno
Dislivello totale in salita: 950 metri circa
Dislivello totale in discesa: 900 metri circa
Tempi impiegati (soste comprese)parcheggio (1143 metri) - Pizzo Deta (2043 metri): 2 h; Pizzo Deta - monte Passeggio (2064 metri): 1 h; monte Passeggio - parcheggio: 1 h 55 min; Totale: 5 h.
Sviluppo del percorsocirca 13 Km 
Difficoltà: E. Il percorso si svolge completamente su sentieri o tracce di sentieri segnati. In qualche tratto le segnalazioni sono poco evidenti, ma non ci sono grossi problemi di orientamento, visto la semplicità orografica del terreno su cui si svolge l'escursione
Attrezzatura:  Scarpe da escursionismo in montagna e normale abbigliamento per escursioni a medie quote (2000 metri). 






7 commenti:

  1. Ma perchè dovevate stare a Roma nel primo pomeriggio? Cosa o chi vi costringeva a godere solo per metà di una così bella giornata?
    Un abbraccio
    Leo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Marco aveva degli impegni in serata. Comunque è stata una bella gita.
      Ciao e grazie del commento.

      Elimina
  2. Mi sono imbattuto in questo bellissimo post cercando qualche informazione sul Monte del Passeggioe e Pizzo Deta. Bel racconto e belle foto, complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio molto per la visita e per il gentile commento.

      Un saluto!

      Elimina
  3. Nella foto 19 si vede in lontananza anche il Gran Sasso con l'inconfondibile Corno Grande (in mezzo tra il Velino ed il Sirente), che spettacolo !!!! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Complimenti per il colpo d'occhio e grazie per la visita!

      Elimina
  4. Gran bella montagna il Deta( il cervino della Ciociaria).....già fatto due volte mi aspetta la terza.

    RispondiElimina