sabato 15 settembre 2012

Tre giorni sulla Majella (1/3): in vetta al M. Amaro

Monte Acquaviva al tramonto, visto dal Monte Amaro della Majella
Monte Acquaviva al tramonto, visto dal Monte Amaro

La Majella è detta dagli abruzzesi “montagna madre”, forse per le sue forme dolci e arrotondate, accoglienti come il grembo di una mamma.

Essendo relativamente distante da Roma, è tra i massicci appenninici che meno conosco. Così, quando Marco mi ha proposto qualche giorno in giro per montagne, mi è venuto subito in mente un piccolo trekking per approfondire la conoscenza con questo lontano massiccio abruzzese.

Nella lista delle cose che avevo sempre desiderato sperimentare tra i monti, figurava infatti ai primissimi posti una notte al bivacco Pelino, in cima al Monte Amaro. La mia idea è accolta con entusiasmo da Marco e, dopo vari preparativi, siamo in viaggio per il rifugio Pomilio, sopra passo Lanciano, dove arriviamo mercoledì 29 agosto, verso l'ora di pranzo.

Ci accingiamo a partire, piuttosto intimoriti dagli zaini che per l'occasione sono molto pesanti... Rispetto alle comuni gite giornaliere dobbiamo infatti portarci dietro, oltre al sacco a pelo e al materassino, un po' di vettovaglie, vestiario pesante (la notte a quasi 2800 metri è fredda...) e soprattutto una sufficiente scorta d'acqua, dato che la fonte più vicina a dove pernotteremo si trova a non meno di 3 ore di cammino...

Il mio zaino pesa quasi 15 Kg, sta in piedi da solo, ma purtroppo non ha ancora imparato a camminare... Partiamo con il proposito di andare lenti-lenti, ma è difficile assumere un ritmo che non è il proprio, anche quando si è carichi come muli...

E' abbastanza caldo, vista l'ora, e stranamente non tira un alito di vento. Il percorso tra i pini mughi del blockhaus trascorre abbastanza agevolmente.

Murelle ed Acquaviva dal Blockhaus
Dalle pendici del Blockhaus

Arrivati al fontanino della sella Acquaviva, circa un'ora e mezza dalla partenza, beviamo molto e riempiamo nuovamente le bottiglie: io ho con me 5 litri d'acqua, che dovranno essere sufficienti fino al pomeriggio del giorno dopo. In realtà scoprirò  che avrei potuto portarne meno, con sollievo delle mie spalle, ma il pensiero di rimanere assetato tra gli aridi ghiaioni sommitali della Majella, con ore di marcia da fare, mi spaventava un po'...

Il Fontanino della sella dell'Acquaviva
Marco al fontanino della Sella Acquaviva

Dal fontanino il percorso comincia a farsi duro: bisogna risalire un ripido ed assolato sentiero, tra ghiaie e pini mughi, fino alla sommità del Monte Focalone. Stiamo facendo una sosta di qualche minuto ogni mezzora, durante la quale togliamo gli zaini per far riposare i muscoli della schiena.

Un po' di sconforto ci assale quando vediamo la nostra meta, il Monte Amaro, lontanissimo dietro il lungo crinale che dobbiamo percorrere... Ma l'arrivo sulla sommità del Focalone è molto rinfrancante: sappiamo che il più del dislivello è superato, ora ci attendono i saliscendi dei Tre Portoni.

Sentiero per il Monte Focalone
Una sosta lungo la ripida salita al Focalone

Cima delle Murelle
Vista delle Murelle, salendo verso il Focalone

Il Primo e il Secondo Portone della Majella, il Monte Amaro
Il Primo e il Secondo Portone: sullo sfondo la nostra meta, il Monte Amaro




I Tre Portoni sono tre alte selle, poste sul lungo crinale tra il Focalone e il Monte Amaro, il cui superamento costringe a dei non irrilevanti saliscendi, particolarmente “antipatici” al ritorno... Ma noi oggi li dobbiamo affrontare solo all'andata e l'idea ci consola un po'.

Il paesaggio è molto suggestivo: la Majella è uno dei massicci montuosi più particolari dell'Appennino, con i suoi enormi valloni che si dipartono dall'alto crinale principale, una lunga cresta d'alta quota, con altipiani sassosi e desolati battuti dal vento. La sensazione di isolamento è molto forte, per cui risulta più facile entrare in sintonia con l'ambiente naturale che ci circonda. 

Primo Portone della Majella
Panorama dal Primo Portone della Majella

Valle Cannella, Cima Altare e Monte Amaro
Vista sulla Valle Cannella, Cima Altare e il Monte Amaro

Il sole sta calando, l'atmosfera assume quel qualcosa di speciale che si può assaporare solo nei tardi pomeriggi di bel tempo, ad alta quota. Il vento comincia a soffiare, un po' fastidioso.

Superiamo quindi, uno alla volta, i tre portoni, ed arriviamo all'altipiano terminale che conduce alla vetta.

Ripido pendio finale per Monte Amaro
L'ultimo lungo pendio per il Monte Amaro

Valle Cannella, Monte S.Angelo, Cima dell'Altare
La Valle Cannella, tra il Monte S.Angelo e Cima dell'Altare

In vetta troviamo una sola persona, che trascorrerà con noi la notte. Sistemiamo le nostre cose sulle brande a castello all'interno del bivacco Pelino: questo è una curiosa costruzione di metallo, dalla forma semisferica, dipinta in un acceso colore rosso che, in quell'ambiente roccioso e desolato, pare quasi un modulo spaziale atterrato su Marte.

Il sole sta tramontando e il Monte Amaro proietta il suo cono d'ombra sulle colline che digradano a oriente, verso la costa: un enorme triangolo che dalla montagna spinge il suo vertice quasi fino al mare. Dà una sensazione di grande potenza.

Monte Acquaviva, Monte S.Angelo, Cima dell'Altare, l'ombra di Monte Amaro
Monte Acquaviva e S.Angelo a sx. Cima dell'Altare a dx. Al centro l'ombra del Monte Amaro

L'ombra di Monte Amaro
L'ombra del Monte Amaro, da cui ci troviamo, si proietta verso la costa abruzzese

Mentre scatto foto in giro, vedo salire dal vallone di Femmina Morta due persone: il primo ci raggiunge presto, è un francese di origini abruzzesi, che chiede informazioni sul sentiero per passo S. Leonardo. Arriva subito anche la sua compagna, parecchio infreddolita e stanca. Li convinciamo che non è il caso di continuare il cammino, ormai farà notte, tira vento... Si sistemano nel bivacco anche loro.

Valle di Femmina Morta dalla cima di Monte Amaro
Valle di Femmina Morta

Bivacco Pelino al Monte Amaro della Majella
Bivacco Pelino al tramonto

Tramonto sul Monte Amaro della Majella
Marco in vetta al Monte Amaro

Bivacco Pelino al Monte Amaro
Il sole è già dietro l'orizzonte, la luna guarda il bivacco Pelino

Tramonto dal Monte Amaro della Majella
Luci del crepuscolo da Monte Amaro

Il sole lascia il posto alla luna, che oggi è quasi piena e alta sull'orizzonte. La sua luce biancastra illumina le rocce e i valloni che ci circondano, dando al paesaggio un aspetto irreale. Migliaia di lucine si scorgono ai piedi della montagna, soprattutto verso il mare: sono le città dell'Abruzzo orientale. Faccio molte foto, nonostante il vento freddo. Scorgo dei puntini luminosi che si avvicinano: sono le lampade frontali di tre ragazzi che passeranno la notte anche loro nel bivacco. Siamo otto, si sta ancora comodi.

Bivacco Pelino sotto la luna
La luna sul Bivacco Pelino al Monte Amaro

"Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?"

Bivacco Pelino al Monte Amaro di notte
Nuvole sopra il Bivacco Pelino

Monte Acquaviva di notte
Monte Acquaviva sotto la luce lunare

Bivacco Pelino di notte
Bivacco Pelino rischiarato dalla luna

Ci sistemiamo nelle nostre “cucce”. Non è che siano un granchè comode... Ogni minimo movimento provoca sinistri cigolii. Si sente il vento fischiare fuori e fa un discreto freschetto, anche chiusi nel saccoletto. Ma l'ululato del vento non dà fastidio... Molto peggio il concerto di tromba nasale che un coinquilino inizia pochi minuti dopo essersi coricato e che andrà avanti tutta la notte con poche variazioni sul tema (trombone, motosega, fischio, raschietto).

Interno del Bivacco Pelino
No comment!!!

Interno del Bivacco Pelino
Interno del Bivacco Pelino


Dati dell'escursione

 

Data: 29 Agosto 2012
Partenza: Rifugio Pomilio, 1892 metri
Arrivo: Bivacco Pelino al Monte Amaro, 2793 metri
Punto più alto: Monte Amaro, 2793 metri
Rifugi: Rifugio Pomilio, 1892 metri; Bivacco Pelino, 2793 metri
Dislivello totale in salita: oltre 1200 metri
Dislivello totale in discesa: oltre 300 metri
Tempi impiegati (soste comprese): Rif. Pomilio – fontanino Acquaviva: 1,30 ore; fontanino – Monte Focalone: 1,30 ore; Monte Focalone – Monte Amaro: 1,45 ore. Totale: 4,45 ore
Sviluppo del percorso: circa 12 Km
Difficoltà: E
Attrezzatura: Scarpe da escursionismo; buona riserva d'acqua; se si intende pernottare al bivacco Pelino sacco a pelo necessario, consigliabile un materassino


Dal Pomilio al Monte Amaro, vista da nord-est

Dal Pomilio al Monte Amaro, vista da nord-ovest




4 commenti:

  1. Complimenti per le tue relazioni e per le tue magnifiche foto , è un'ora che gironzolo tra le tue foto e le tue escursioni. Buona montagna e buona luce .

    Sante

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    1. Ti ringrazio molto, per la visita e il gentile commento.

      Un saluto,
      Renato

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  2. Ciao Renato, probabilmente scrivero' un articolo sulle montagne abruzzesi per la rivista mensile della Federazione alpina slovena. Potresti cedermi qualche foto? Sulla Majella purtroppo sono stato con la nebbia e dunque non ne ho di buone :( Ciao! PS: Il soprannome Zlatorog???!! Grazie, Dimitrij

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    1. Ciao Dmitrij, nessun problema a pubblicare le mie foto sulla rivista della PZS (Planinski Vestnik?), ma per favore puoi citare la fonte?

      Il nome Zlatorog del mio blog è dovuto al grande amore per le montagne slovene (mia nonna era di Črni Vrh nad Idrijo...). Fammi sapere quando pubblichi!

      Saluti!

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